Banche: Valle d'Aosta la più penalizzata grandi sorprese dai confronti regionali

Nicoletta Spelgatti, neo presidente della Regione Valle d'Aosta
Misteri bancari. Delle tre regioni del Nord Ovest, la Valle d'Aosta è quella che ha la quota più bassa sia di crediti deteriorati sia di “sofferenze”; ma è anche quella dove le Banche applicano i tassi più alti sia alle imprese sia alla famiglie consumatrici.
Questa singolare situazione, dovuta probabilmente alla minore concorrenza, emerge dai confronti dei dati pubblicati dalla Banca d'Italia.
Nel 2017, in Valle d'Aosta, il costo dei prestiti concessi dalle banche alle imprese era del 5,8%, a fronte del 4,6% in Liguria e del 3,7% in Piemonte (in Italia il tasso medio d'interesse applicato alle aziende è risultati del 4,1%).
Il costo del denaro nella regione alpina è risultato superiore persino alla media nazionale anche per i prestiti alle imprese minori (società semplici, accomandite, società di fatto e imprese individuali con meno di venti addetti): 7,1% contro il 6,8% nazionale. Per i piccoli, però, è andata ancora peggio in Liguria, dove l'interesse è stato del 7,3% (6,6% in Piemonte).
Quanto ai mutui per l'acquisto di abitazioni, le banche hanno preteso dalle famiglie il 2,4% in Valle d'Aosta, quindi più che in Piemonte, Liguria e nell'Italia intera, tutte aree dove invece il tasso medio 2017 è stato del 2,3%.
Valle d'Aosta penalizzata, dunque, nonostante la maggiore affidabilità dei debitori. Infatti, l'anno scorso, in Valle d'Aosta i crediti deteriorati erano pari all'8,7% del totale dei prestiti erogati dalle banche alle imprese e alle famiglie consumatrici. In particolare, le imprese denunciavano crediti deteriorati pari al 13,1% (15,3% quelle piccole) e le famiglie il 4,4%.
Invece, le quote dei crediti deteriorati rispetto al totale del crediti erano del 29,6% per le imprese in Liguria (20,3% per le piccole) e del 18,8% in Piemonte (19,4% per le piccole). A livello nazionale le medie sono risultate del 25,1% e del 23,5% rispettivamente.
In Valle d'Aosta, anche le famiglie sono risultate pagatrici migliori dellle altre due regioni del Nord Ovest e della media del Paese. Avevano crediti deteriorati pari al 4,4%, contro il 6,6% della Liguria, il 7% del Piemonte e l'8,8% dell'Italia intera.
A livello nazionale, la Valle d'Aosta è risultata la regione con la terza quota più bassa di crediti bancari deteriorati, superata soltanto dal Lazio (8,1%) e dalla provincia autonoma di Bolzano (7,7%). E si è piazzata al terzo posto anche per le minori “sofferenze” bancarie (crediti la cui riscossione totale non è certa, perchè i soggetti debitori si trovano in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili).
Le “sofferenze”, infatti, a fine 2017, in Valle d'Aosta ammontavano al 5,8% dei crediti totali in essere. Quote più basse sono emerse soltanto nelle Marche (4,7%) e nella provincia autonoma di Bolzano (3,4%). In Piemonte sono risultate pari all'8,5% e all'8,4% in Liguria (9,3% la media nazionale).
In ogni caso, a far soffrire di più le banche sono state le imprese (9,1% in Valle d'Aosta, 12,8% in Liguria, 13,3% in Piemonte), in particolare quelle piccole (11,4% in Valle d'Aosta, 14,1% in Liguria e 14,3% in Piemonte), mentre molto minori sono risultate le “sofferenze” delle famiglie consumatrici: 2,3% in Valle d'Aosta, 4,3% in Liguria e 4,9% in Piemonte.
Alla fine del dicembre scorso, in Valle d'Aosta erano attive 18 banche (8 delle quali appartenenti ai primi cinque gruppi bancari) con 93 sportelli, in Liguria 47 (11 dei primi cinque gruppi) con 767 sportelli e in Piemonte 75 (13) con 2.252 sportelli.