Borsa, tutti in rosso i titoli del gruppo Exor Ronaldo non evita la caduta della Juventus

Cristiano Ronaldo
Neppure Cristiano Ronaldo è bastato oggi, 11 luglio, a non far chiudere in rosso tutti i titoli borsistici della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, compreso quello della Juventus. Persino l'azione della società bianconera, portata sugli scudi a livello internazionale per il clamoroso acquisto del fuoriclasse CR7, ha terminato la seduta con una perdita del 5,18% rispetto a ieri, scesa così a 0,8515 euro.
Più del ridimensionamento del prezzo dell'azione della Juventus, però, hanno pesato le cadute di Cnh Industrial, Exor, Fca e, meno, Ferrari. L'ultimo prezzo del titolo della Casa di Maranello, infatti, è stato di 116,40 euro, solo lo 0,89% in meno rispetto a quello della seduta precedente. Invece, la compravendita finale di Fca-Fiat Chrysler Automobiles è stata eseguita a 16,662 euro (- 3,05%). E ribassi ancora maggiori sono stati denunciati sia dalla holding Exor (-3,28%, a 56,6 euro) sia da Cnh Industrial (-4,92%, a 8,70 euro).
Quello di Cnh Industrial è risultato il maggiore ribasso di tutto il paniere Ftse Mib, composto dalle 40 principali società trattate in Piazza Affari, oltre che il settimo dell'intero listino della Borsa. Quanto a Exor, la finanziaria che controlla le altre quattro società quotate del Gruppo familiare a Milano, ha fatto registrare il quarto ribasso più elevato delle componenti l'indice Ftse Mib, il quale è risultato di 21.708,06 punti, quindi inferiore dell'1,58% a quello di ieri.
A subire un calo dei rispettivi prezzi, oggi, sono state quasi tutte le azioni. E le perdite non sono state soltanto alla Borsa di Milano, che, come le altre europee, è condizionata dalla guerra dei dazi scatenata da Donald Trump ma anche da altri fattori sfavorevoli, nazionali e internazionali.