Borsa: ecco i prezzi finali della settimana delle azioni ordinarie "piemontesi"

Per poter valutare meglio l'evoluzione dei prezzi delle azioni ordinarie quotate alla Borsa di Milano correlate, per varie ragioni, al Piemonte, ecco la tabella che riporta le rispettive quotazioni del 16 novembre nella prima colonna numerica e del 9 novembre nella seconda; mentre nelle colonne successive si trovano le quotazioni registrate alla fine dei mesi precedenti, fino ad aprile. I prezzi sono in euro.

Società 16.11.18 09.11.18 31.10.18 28.09.18 31.08.18 31.07.18 29.06.18 31.05.18 30.04.18
Intesa Sp. 1,9194 2,0055 1,953 2,201 2,1275 2,634 2,4865 2,5145 3,157
Fca 14,362 14,29 13,45 15,144 14,56 14,958 16,334 19,4 18,57
Ferrari 96,7 97,92 103,5 118,6 112,7 113,8 116,5 111,5 102,05
Cnh Ind. 8,51 8,796 9,186 10,35 10,3 10,035 9,096 10,02 10,24
Exor 50,76 51,16 50,04 57,82 55,98 56,28 57,7 62 61,54
Diasorin 81,2 83,35 83,8 90,6 93,8 91,8 97,7 82,6 78,35
Italgas 4,752 4,935 4,562 4,674 4,654 4,921 4,722 4,46 5,366
Buzzi U. 16,12 17,035 16,975 18,88 17,32 18,85 20,99 20,66 20,96
Sias 12,52 12,97 12,46 12,75 12 15,18 10 3,82 17,6
Iren 2,028 2,08 1,913 2,114 2,02 2,422 2,19 2,124 2,522
Autogrill 8,295 8,225 8,695 8,805 9,045 9,35 10,63 10,62 10,6
Reply 48,14 48,92 48,96 59,25 57 57,9 58,2 51,25 52,35
Astm 17 17,36 17,52 18,66 17,58 23,3 19,84 19,72 22,85
Juventus 1,071 1,143 0,937 1,469 1,226 0,874 0,8745 0,661 0,59
Cir 0,911 0,958 0,94 0,983 0,972 1,04 1,048 1,098 1,09
Guala C. 5,98 7,48 7,36 9,02 9,42 9,7291 9,5718 9,6308 9,7487
Rcs 0,902 1,018 0,898 0,997 0,973 1,072 1,08 1,14 1,166
Dea Cap. 1,272 1,31 1,286 1,272 1,202 1,292 1,25 1,1476 1,2748
Cairo C. 2,995 3,11 2,795 3,11 3,145 3,24 3,425 3,21 3,74
Cofide 0,4375 0,46 0,449 0,4685 0,464 0,46 0,4265 0,4865 0,485
Tinexta 6,36 6,4 6,35 6,5 5,65 5,68 5,54 5,75 6,28
Prima Ind. 18,5 21,75 21,75 29,25 32,4 36,4 36,75 36 41,25
Basicnet 4,37 4,59 4,71 4,575 4 4,09 3,775 3,745 3,865
Sogefi 1,46 1,533 1,574 1,952 2,006 2,13 2,586 2,88 3,254
Gedi 0,355 0,363 0,358 0,3875 0,3255 0,3385 0,3265 0,354 0,4215
Pininfarina 2,12 2,27 2,125 2,525 2,505 2,77 3,13 2,905 2,26
Damiani 0,842 0,85 0,872 0,9 0,89 0,924 0,95 0,964 1,02
Bim 0,322 0,343 0,395 0,404 0,32 0,377 0,454 0,361 0,352
Cover 50 10 9,6 9,48 10,15 9,44 9,8 9,5 9,6 10,45
Centrale L. 2,77 2,76 2,74 2,87 2,92 2,92 2,96 2,98 3,3
M&C 0,0352 0,0544 0,055 0,0664 0,0854 0,172 0,181 0,154 0,154
Fidia 4,11 5,42 5,3 6,42 6,42 6,82 6,76 7 6,94
Italia Ind. 2,78 2,94 2,84 3,63 3,8 7,72 3,92 4,0681 4,429
Cdr Adv. 0,78 0,792 0,838 1,01 1,015 0,986 0,994 1,02 1,08
Conafi 0,253 0,245 0,245 0,29 0,276 0,291 0,305 0,3069 0,3026
Ki Group 1,24 1,23 1,35 1,63 1,64 1,78 2,26 2,1 2,3
Borgosesia 0,625 0,58 0,635 0,55 0,54 0,535 0,605 0,58 0,6
Visibila E. 0,045 0,0516 0,058 0,0636 0,0716 0,084 0,093 0,058 0,0746

Il gruppo Fca al settimo posto in Europa 66.217 le auto vendute in ottobre (-13,3%)

Il torinese Pietro Gorlier
responsabile Fca per i mercati Emea
Fca ha recuperato, ma solo una posizione rispetto a settembre. Così, il mese scorso, il gruppo Fiat Chrysler Automobiles è risultato settimo per numero di nuove immatricolazioni nell'Europa Occidentale, che sono state complessivamente 1.118.859 , il 7,4% in meno rispetto all'ottobre 2017. Ha venduto 66.217 vetture (-13,3%), pari al 5,9% del mercato, mentre era stata del 6,3% la sua quota nello stesso mese dell'anno scorso.
Il gruppo Fca è stato preceduto da Ford, che ha avuto 78.003 clienti (-0,9%) e la quota del 7% (6,5% nell'ottobre precedente), dal gruppo Bmw che ne ha contati 85.251 (+13,6%), pari al 7,6% del mercato (6,2%) e da Daimler, cioè Mercedes più Smart, arrivato a 85.666 nuove immatricolazioni (+7,6%), pari al 7,7% del totale.
Sul gradino più basso del podio del mese appena passato si è piazzato il gruppo Renault con 107.358 vetture vendute (-14,6% rispetto a ottobre 2017) e la quota del 9,6%, inferiore sia al 17,1% del gruppo Psa - Peugeot, Citroen, Ds e Opel-Vauxhall– corrispondente a 190.790 esemplari (-1,2%) sia al 20,9% del gruppo Volkswagen, le cui immatricolazioni sono state 233.806 (-21,6%).
In classifica, Fca, di cui il torinese Pietro Gorlier è responsabile per i mercati Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), ha invece preceduto il gruppo Toyota, che comprende la Lexus e ha contato 60.541 clienti (+4,7%), corrispondenti alla quota del 5,4% (4,8% nell'ottobre 2017), oltre che le coreane Hyundai (3,7% del mercato) e Kia (3,6%).
La graduatoria europea per vendite delle singole marche nel mese scorso vede Fiat al nono posto con 46.299 (quota del 4,1%), davanti alla Kia (40.740). Al primo si trova Vollkswagen con 114.340 (10,2), avendo preceduto, nell'ordine, Peugeot (79.180 e quota del 7,1%), Renault (68.981 e 6,2%), Mercedes (76.480 e 6,8%), Bmw (66.403 e 5,9%), Opel-Vauxhall (63.379 e 5,7%), Toyota (57.359 e 5,1%) e Skoda (56.741 e 5,1%).
Jeep ha incrementato del 12,2% le vendite di sue vetture, risultate 10.914 (quota dell'1%), mentre l'Alfa Romeo le ha diminuite del 40,8%, scese così a 3.837, pari allo 0,3% del mercato. Le nuove Lancia immatricolate in ottobre sono state 4.497 (-0,2), corrispondente alla quota dello 0,4%.
In settembre, quando il mercato europeo era scese del 23,4% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, a causa dell'inizio dell'obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di propulsore Euro6C, che ha comportato forti anticipazioni delle consegne nei mesi precedenti, per la prima volta, dopo tanti anni, il gruppo Psa aveva scalzato dal primo posto il gruppo Volkswagen, che schiera anche le marche Audi, Seat, Skoda e Porsche.
Terzo era risultato il gruppo Bmw, che comprende Mini, davanti al gruppo Renault e al gruppo Daimler, quinto.

Sias (Gavio): Licia Mattioli lascia il Cda Pierantoni presidente e Tosoni nuovo n.1

Licia Mattioli 
Licia Mattioli ha lasciato l'incarico di consigliere di amministrazione della Sias, società del gruppo Gavio quotata alla Borsa di Milano. Licia Mattioli, amministratore delegato dell'omonima impresa torinese fondata con il padre Luciano, oltre che vice presidente sia di Confindustria con la delega all'Internazionalizzazione sia della Compagnia di San Paolo e componente anche del Consiglio di amministrazione della Pininfarina, si è dimessa dal vertice della Sias, come Francesco Gatti, “per sopravvenuti impegni professionali”.
In sostituzione di Licia Mattioli, Francesco Gatti e degli altri due consiglieri che si sono dimessi, Daniela Gavio e Ferruccio Piantini, il Consiglio di amministrazione della Sias ha cooptato
Franco Moscetti, Frances V. Ouseley, Umberto Tosoni e Micaela Vescia e “alla luce dell’attuale contesto di mercato e degli obiettivi di sviluppo in ambito domestico e internazionale del Gruppo – si legge nel comunicato della controllata da Astm – ha positivamente valutato un rafforzamento del presidio industriale della Società da perseguire, fra l’altro, attraverso l’attribuzione di un ruolo esecutivo al presidente del Consiglio di Amministrazione, mediante il conferimento dei poteri per sovraintendere le attività e i processi di internal audit, risk management e risk compliance e partecipare alla definizione delle strategie della Società e l’attribuzione del ruolo di “amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi”.
Quindi, ha nominato nuovo presidente Paolo Pierantoni, il quale ha conseguentemente rimesso le deleghe di amministratore delegato, Stefania Bariatti e Franco Moscetti vice presidenti e Umberto Tosoni nuovo amministratore delegato e direttore generale.
Umberto Tosoni, 43 anni, laurea in Ingegneria gestionale, vanta una consolidata esperienza all’interno del gruppo Gavio per aver ricoperto numerosi incarichi, tra cui quelli di amministratore delegato di Sinelec ed è, attualmente, amministratore delegato di Satap (gestisce le tratte Torino-Milano e Torino-Piacenza), Sav (autostrada Quincinetto-Aosta), Autostrada AstiCuneo e Sitaf. (Torino-Bardonecchia e Traforo del Frejus).
Paolo Pierantoni, nato a Genova nel 1956, era amministratore delegato di Sias da aprile 2009. Laureato in Ingegneria civile idraulica è, tra l’altro, consigliere di amministrazione di EcoRodovias Infrastrutura e Logistica, Argo Finanziaria, Ativa e Autostrada dei Fiori. Inoltre, è vice presidente dell’Aiscat, l’associazione italiana delle società soncessionarie autostradali e trafori.
Il Consiglio di amministrazione di Sias ha anche deliberato, la distribuzione di un acconto sui dividendi – relativo all’esercizio 2018 – pari ad euro 0,165 (in crescita del 10% rispetto all’acconto sui dividendi relativo all’esercizio 2017) per ciascuna delle azioni aventi diritto, per un controvalore complessivo di circa 37,5 milioni di euro. L’acconto potrà essere messo in pagamento dal 21 novembre prossimo.

Reply: nei 9 mesi crescita a doppia cifra

Mario Rizzante
presidente e ad Reply
Nei primi nove mesi del 2018, Reply ha raggiunto risultati estremamente positivi, sia in termini di fatturato che di presenza sul mercato” ha commentato Mario Rizzante, fondatore, presidente e amministratore delegato, precisando che “in particolare, Reply si è affermata grazie a un know how distintivo e profondo su tutta l’area della trasformazione digitale”.
Questo risultato – ha aggiunto Mario Rizzante, che condivide la guida di Reply con i figli Tatiana e Filippo - è stato ottenuto con continui investimenti in ricerca e sviluppo, con un costante processo di reingegnerizzazione ed evoluzione della nostra offerta, che integra in un mix, unico sul mercato, competenze specializzate in ambito di intelligenza artificiale, piattaforme tecnologiche e digital experience.”
Al 30 settembre scorso, il fatturato consolidato del gruppo Reply ha raggiunto i 754,4 milioni di euro, in crescita del 15,8% rispetto ai 651,3 milioni emersi alla stessa data 2017. Il margine operativo lordo è stato pari a 101,2 milioni di Euro (89,8 milioni a fine settembre 2017) e l’utile ante imposte è ammontato a 96,3 milioni (+22,4%).
Alla fine dei primi nove mesi di quest'anno, la posizione finanziaria netta del Gruppo è positiva per 56,3 milioni, a fronte dei 50,2 milioni registrati al 30 giugno. 

Guala Closures, più ricavi e meno debiti Giovannini: impegno pure per acquisizioni

Marco Giovannini
presidente e ad Guala Closures
Più ricavi e meno debiti, nei primi nove mesi di quest'anno, per Guala Closures, che, però, ha chiuso il bilancio consolidato intermedio abbreviato con una perdita di 3,1 milioni (contro l'utile di 5,5 milioni nello stesso periodo 2017), a causa della diminuzione del margine operativo lordo e, soprattutto, per i costi straordinari conseguenti alla realizzazione della business combination con Space4.
Dall'inizio di gennaio alla fine di settembre, Guala Closure, leader mondiale nella produzione e vendita di chiusure in plastica e alluminio per l'industria delle bevande, ha registrato ricavi pari a 397 milioni (+10,5% a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e + 2,2% a cambi correnti). Il margine operativo lordo è stato di 73,5 milioni (+1,2% a cambi costanti e -6,2% a cambi correnti).
Al 30 settembre, l'indebitamento finanziario netto è sceso a 461,6 milioni dai 552,5 milioni emersi al 31 dicembre 2017, “come risultato dell’apporto iniziale netto di Space4 (145,7 milioni) e del flusso di cassa netto del periodo (-54,8 milioni)”.
“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti finora e della significativa crescita che abbiamo ottenuto in aree e settori geografici chiave, nonostante la volatilità del mercato e le incertezze del WTO” ha commentato Marco Giovannini, presidente amministratore delegato.
Giovannini ha aggiunto: “Queste incertezze hanno un impatto sui risultati del Gruppo a breve termine, ma ci aspettiamo che vengano mitigate dalla continua innovazione, dalla leadership tecnologica e dalla più snella struttura finanziaria del Gruppo. Su questa base, ci aspettiamo di raggiungere per l'intero anno 2018, un fatturato di 520-535 milioni, un Ebitda rettificato di 105-109 milioni e un indebitamento finanziario netto compreso tra 414 e 417 milioni a fine anno. Restiamo fiduciosi sulle prospettive future del Gruppo e siamo fortemente impegnati nei nostri programmi di crescita sia a livello organico che attraverso acquisizioni ".
Il 3 ottobre 2018, Guala Closures ha rimborsato integralmente il finanziamento Bridge stipulato con UniCredit e con gli altri originari finanziatori ed erogato per un importo pari a 450 milioni, utilizzando i fondi provenienti dall’emissione di un nuovo prestito obbligazionario high yield di 455 milioni, avente scadenza nell’aprile 2024. L’impatto del rifinanziamento del Gruppo sarà di circa 10 milioni di minori oneri finanziari su base annua, con effetti diretti sul risultato netto e sulla generazione di cassa.