Settembre nerissimo, in Liguria, per
il mondo del lavoro. La regione riviera è quella che, nel mese
passato, ha fatto registrare il maggior incremento nazionale di ore
di cassa integrazione. Come emerge dai freschi tabulati dell'Inps,
infatti, in settembre sono state 270.900 le ore autorizzate per
trattamenti di integrazione salariale in Liguria, il 124,4% in più
rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. L'aumento ligure è
superiore anche a quelli della Basilicata (+119,3%) e dell'Abruzzo
(+103,9%) e fa ancora più effetto considerando che nell'intera
Italia il totale delle ore di cassa integrazione autorizzate in
settembre è diminuito del 49,8%: a 20,387 milioni di ore dai 40,614
milioni del settembre 2016.
Le ore autorizzate per trattamenti di
integrazione salariale sono diminuite del 75,2% in Piemonte (da
4.858.171 a 1.202.945), mentre sono passate da 14.993 a 15.207
(+1,4%) In Valle d'Aosta, la regione che ne ha utilizzate meno di
tutte le altre del nostro Paese, sia in settembre sia dall'inizio
dell'anno. Infatti, dal primo giorno di gennaio all'ultimo di
settembre, l'Inps ha erogato 318.921 ore di cassa integrazione
(-66,8% rispetto al corrispondente periodo 2016), totale ben
inferiore anche a quello del Molise (1.264.022), la seconda regione
con meno cassa integrazione.
E' in Lombardia che si è fatto il
maggior ricorso alla cassa integrazione nei primi nove mesi di
quest'anno: 40.994.627 ore (-53,6%b rispetto al gennaio-settembre
2016). La Lombardia ha preceduto la Puglia, che ne ha fatte
registrare 30.696.602 (+30,5%) e il Piemonte, che ne ha contate
26.813.961 (-57,5%). In Liguria, le ore di cig sono state 6.048.932,
il 7,6% meno che nei primi nove mesi 2016, un tasso però meno
positivo della media nazionale risultata del 42,1%.
Alla Liguria l'Inps ha attribuito un
altro primato nazionale negativo: il maggior aumento percentuale di
ore di cassa integrazione in deroga autorizzate in settembre.
L'incremento ligure, infatti, è stato del 349,6% (20.853 ore a
fronte delle 4.638 di settembre 2016). E' andata peggio anche della
Calabria, che ha avuto 10.128 ore (+153,2%). E quasi tutte le altre
regioni hanno evidenziato cali, tali da far risultare dell'80,9% la
diminuzione media nazionale (1.044.450 le ore di cig in deroga,
contro i 5.481.830 di settembre 2016). In Piemonte il calo è stato
del 96% (da 235.000 a 9.520 ore), mentre nessun ricorso è stato
fatto in Valle d'Aosta, dove sono state 3.985 le ore autorizzate
dall'inizio dall'inizio dell'anno (-76,5% rispetto ai primi nove mesi
2016).
In Piemonte le ore di cig in deroga
autorizzate da gennaio a settembre sono state 425.567 (-74,8%
rispetto allo stesso periodo 2016) e 419.037 (+9,3%) in Liguria,
ancora in controtendenza, dato che a livello nazionale è emerso un
calo del 44,9%.
Ed eccoci alla categoria più
significativa e conosciuta, quella della cassa integrazione
straordinaria, che viene richiesta per ristrutturazione,
riorganizzazione e riconversione aziendale, per crisi d'impresa di
particolare rilevanza sociale, oltre che in caso di procedure
concorsuali, quali fallimento e liquidazione coatta amministrativa.
In settembre, le ore di cassa
integrazione straordinaria autorizzate in tutta l'Italia sono state
11.938.414 (-53,7% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso); in
particolare, in Piemonte 648.819 (- 77,9%), in Liguria 67.250 (+8%) e
zero in Valle d'Aosta. Qui, nella regione alpina, sono ammontate a
3.454 nei primi nove mesi (-98,6%); in Piemonte a 16.968.218
(-64,5%) e a 4.432.082 (-6,6%) in Liguria.
Il Piemonte, che era al secondo posto
nella graduatoria delle regioni con più ore di cassa integrazione
straordinaria nei primi nove mesi del 2016 (47.751.291), subito dopo
la Lombardia (52.176.549), ha migliorato la sua posizione scendendo
al terzo, avendo davanti ancora la Lombardia (20.081.895 ore nel
gennaio-settembre 2017) e la Puglia, che ha fatto registrare
23.168.499 ore, il 36,8% in più rispetto ai primi nove mesi 2016.
Insomma, il quadro che emerge dagli
ultimi dati Inps appare chiaro: il mondo del lavoro ligure è in
forte sofferenza, mentre in Piemonte le condizioni sono molto
migliorate e la Valle d'Aosta resta l'isola con minori difficoltà.