Iren ora vale più di 3 miliardi

Doppio record borsistico di Iren, la multiutility controllata dalla Fsu, finanziaria posseduta per il 50% dal Comune di Torino e per il restante 50% dal Comune di Genova. Oggi, l'azione ordinaria Iren ha chiuso a 2,536 euro (+2,34% rispetto all'ultimo contratto di ieri), il valore più alto dall'inizio dell'anno e nuovo primato storico. Non solo: la capitalizzazione ha superato i tre miliardi di euro, come non era mai successo, con le sole ordinarie (per la precisione Piazza Affari ha valutato la società 3,032 miliardi). Dal minimo di 1,479 registrato il 31 gennaio, il titolo ha guadagnato il 71,5%.
Iren, che è presieduta da Paolo Peveraro e ha come amministratore delegato Massimiliano Bianco, è reduce da nove mesi molto positivi. Infatti, dall'inizio di gennaio alla fine di settembre, ha conseguito un utile netto di 179,5 milioni (+42,3% rispetti ai 126,2 milioni del corrispondente periodo dell'anno scorso), ricavi pari a 2,614 miliardi (+17,3%) e un margine operativo lordo (Ebitda) di 622,2 milioni (+11,3%). Incrementi tutti a due cifre.
Inoltre, dal 31 dicembre 2016, ha ridotto di 79 milioni l'indebitamento finanziario netto, facendolo così calare a 2,738 miliardi.
Fsu, la holding paritetica dei Comuni di Torino e di Genova, possiede il 35,54% del capitale ordinario di Iren, mentre il Comune di Reggio Emilia ha il 7,65% e quote minori fanno capo ai comuni di Parma e di Piacenza. Nella compagine si trova anche Kairos Partner con il 3,28%. Il Comune di Torino, attraverso la Fct, ha anche azioni di risparmio, pari al 6,31% dell'intero capitale.
Paolo Peveraro ha manifestato grande fiducia sul futuro di Iren, il cui amministratore delegato ha sottolineato l'intenzione del Gruppo “di giocare un ruolo da protagonista nel processo di aggregazione all'interno dei suoi territori di riferimeno”.
Paolo Peveraro, presidente Iren