Notizie in breve

UNIVERSITA' DI POLLENZO, LA PIU' CARA
Ha suscitato discussioni e qualche alzata di sopracciglia la notizia, pubblicata da Il Sole 24 Ore, che è della cuneese Università di Scienze gastronomiche – sede a Pollenzo – il record delle rette universitarie più salate tra gli atenei italiani non statali. Riportando dati del ministero dell'Università e della Ricerca, relativi all'anno accademico 2015-2016, il quotidiano della Confindustria ha precisato che il costo medio d'iscrizione all'Università del Gusto, come veniva chiamata all'inizio, è stato di 10.307 euro, la somma più elevata a livello nazionale e superiore, sia pure di poco, a quella della Bocconi di Milano. Comunque, da Pollenzo è partita subito una garbata replica, con adeguate precisazioni. L'Università di Scienze Gastronomiche è nata per iniziativa di Carlin Petrini, il fondatore di Slow Food.
Del gruppo degli atenei non pubblici, ma riconosciuti dallo Stato, fanno parte anche l'Università della Valle d'Aosta, la Luiss di Roma, la meno cara (media di 8.793 euro all'anno), l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e, fra le altre, la Liuc di Castellanza.
Carlin Petrini, promotore dell'Università di Pollenzo

TORINO SECONDA PER L'ARTIGIANATO FEMMINILE
La provincia di Torino è risultata al secondo posto in Italia per numero di donne titolari di imprese individuali artigiane, avendone 16.186, meno soltanto della provincia di Milano (17.967) e, invece, più anche di Roma (15.012). A livello regionale, però, il Piemonte risulta quarto con 32.617, preceduto non soltanto dalla Lombardia, prima con 66.932, ma anche dall'Emilia-Romagna (37.343) e dal Veneto (37.228).
Questa fotografia è stata scattata dalla Confartigianato, la quale ha precisato che in Italia sono 181.482 le titolari di imprese individuali artigiane, aumentate del 2,5% negli ultimi dieci anni. Comprendendo le socie e le collaboratrici sono poco meno di 355.000 le donne che lavorano in imprese artigiane con titolari di sesso femminile.


SILVIO FALCO NUOVO “SUBALPINO”
E' appena diventato socio del prestigioso ed elitario Circolo Subalpino, al quale partecipano grandi personalità subalpine, Silvio Falco, da maggio 2015 direttore generale dell'azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Consegnandogli le insegne del “Subalpino”, il presidente Giovanni Gandini ha presentato Silvio Falco ricordandone la brillante carriera professionale, svoltasi tutta nell'ambito della gestione della sanità pubblica piemontese: è stato direttore sanitario dell'Asl di Biella, Pinerolo, dell'Irccs Candiolo, del San Luigi e della Città della Salute e della Scienza. Inoltre, è stato direttore sanitario del Villaggio Olimpico di Sestriere durante i Giochi olimpici e paraolimpici invernali.
Nato a Pinerolo nel 1961, sposato, cinque figli, Silvio Falco si è laureato in Medicina e chirurgia a Torino, con 110 e lode (relatore Antonio Robecchi). In seguito, ha conseguito le specializzazioni in Sanità pubblica e Direzione sanitaria.
Giovanni Gandini, presidente Circolo Subalpino

ASILI PUBBLICI, POCHI E COSTOSI
“Soltanto il 57,3% dei Comuni italiani offre servizi di asili nido e servizi integrativi per l'infanzia”: lo ha denunciato la Confartigianato, aggiungendo che “l'utilizzo di queste strutture è molto basso, tanto che, a livello nazionale, ne usufruisce solo il 12,9% dei bambini con meno di tre anni”. E il costo di questi servizi, in media 1.649 euro all'anno, nelle nove principali città – Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari – “è quello che incide maggiormente (35,6%) sulla spesa complessiva delle famiglie per tributi e servizi locali”.


ANNA SAPINO NEL CONSIGLIO SUPERIORE SANITA'
Anna Sapino, direttore scientifico dell'Ircc di Candiolo, Istituto per la ricerca e la cura del cancro, è appena stata confermata componente del Consiglio superiore della Sanità: ulteriore conferma delle sue grandi capacità e del valore riconosciuto anche al Centro di Candiolo, per il quale tanto e instancabilmente si è impegnata e si impegna Allegra Agnelli.
Anatomo-patologa, professore ordinario della Facoltà di Medicina nel capoluogo piemontese, Anna Sapino è stata chiamata dall'Ircc di Candiolo, poco più di due anni fa, come responsabile dell'Unità di Anatomia patologica. Proveniva dall'ospedale Molinette di Torino, dove ha lavorato per una trentina d'anni e dove è stata direttore del dipartimento di Medicina di laboratore e vice direttore alla Ricerca del Dipartimento di Scienze mediche dell'Università. Ora, all'Ircc, da lei dipendono 250 specialisti e 17 laboratori.
Anna Sapino (Ircc Candiolo)

A IMPERIA ALFA ROMEO SENZA CLIENTI
L'Alfa Romeo, gloriosa marca destinata a tornare nei Gran Premi di Formula 1, nel mese di novembre ha venduto, in tutta l'Italia, 4.008 vetture, 1.650 delle quali, pari a poco più del 40%, nel Nord Ovest. In particolare, di nuove vetture con il marchio milanese del Biscione ne sono state immatricolate 1.020 nella provincia di Torino e 540 ad Aosta. Le altre province del Nord Ovest sono risultate Cuneo (28 nuove immatricolazioni), Alessandria (14) e Genova (10).
Nel Novarese, in novembre, le Alfa acquistate sono state 8, nel Biellese 7 come nella provincia di Savona, 6 nel Verbano-Cusio.Ossola, 4 nell'Astigiano, 3 nel Vercellese e nello Spezzino; mentre neppure una nella provincia di Imperia, cenerentola del mercato automobilistico del Nord Ovest.
A livello nazionale, il modello Alfa Romeo più venduto nel mese passato è risultato ancora la Giulietta (1.402), ma le nuove Stelvio e Giulia si stanno stanno avvicinando. Fra l'altro, la Stelvio è stata la quarta preferita tra le vetture di classe media (segmento D), avendo contato 1.181 acquirenti, oltre cento in più della Giulia, finita quinta. La bellissima Stelvio, inoltre, si è piazzata al primo posto fra i fuoristrada, precedendo la Volkswagen Tiguan e la Jeep Kompass.
L'Alfa Romeo Stelvio, il fuoristrada più venduto

I TRENT'ANNI DELLA NICO-DESIGN
Ha compiuto i suoi primi trent'anni la Nico-design di Torino, azienda che produce occhiali, con i marchi Vanni e Derapage, esportati in una quarantina di Paesi. A guidare la Nico-design è Giovanni Vitaloni, neo presidente sia dell'Anfao, l'associazione nazionale dei fabbricanti di occhiali e lenti (oltre 17.000 occupati e un fatturato di circa 4 miliardi), sia della Mido, la più grande esposizione internazionale del settore.
Giovanni Vitaloni porta lo stesso nome del fondatore dell'omonima industria della componentistica auto, costituita nel 1929 e specializzata nella produzione di specchi retrovisori. Nato sotto la Mole il 28 dicembre del 1967, sposato, quattro figli, Giovanni Vitaloni è amministratore delegato della Nico-design, che fattura 7 milioni, dal 2002.
Giovanni Vitaloni, n.1 della Nico-design

PRIMO STORE DELLA CAFFAREL
Pochi giorni fa, Caffarel, storica impresa piemontese del cioccolato (fondata nel 1826), ha aperto il suo primo negozio monomarca, naturalmente a Torino, nella centralissima via Carlo Alberto. Un'iniziativa, quella del Caffarel Store, destinata ad avere un seguito. Caffarel, che da vent'anni appartiene al gruppo Lindt, produce, annualmente, circa 4.000 tonnellate di cioccolato e 40 milioni di gianduiotti. Stabilimento a Luserna San Giovanni, nel Pinerolese, Caffarel conta circa 400 dipendenti e fattura tra i 50 e i 60 milioni all'anno. Vende le sue prelibatezze in esercizi quali pasticcerie, bar, torrefazioni, da Eataly e ai Gourmet Carrefour. Amministratore delegato è Marco Peter.
Marco Peter, amministratore delegato Caffarel

ARISTON PIU' GRANDE PER IL FESTIVAL
Ogni tanto, a Sanremo, esce l'ipotesi di un trasferimento del Festival della Canzone dall'Ariston, che lo ospita da numerosi anni. In passato c'è stato un esperimento, nel grande mercato dei fiori di Bussana, in valle Armea. Non ripetuto. Si è parlato anche di uno specifico Palafestival, ai bordi del mare. Più che un progetto, un'idea. Il problema è che la Rai vuole più spazio fisico, per necessità tecniche. Però, forse, la soluzione è stata trovata.
La famiglia Vacchino, proprietaria del famoso Ariston di via Matteotti, imprenditori del settore dello spettacolo (cinema e teatro), ha comprato un palazzo adiacente al complesso dove si svolge il Festival seguito in tutto il mondo (l'edizione numero 68 è in programma dal 6 al 10 febbraio 2018) e lo sta ristrutturando per adeguarlo alle necessità della Rai, che, periodicamente, ha minacciato di portare la manifestazione canora fuori Sanremo, terrorizzandone il sindaco di turno, ben consapevole del valore economico e promozionale del Festival della Canzone.
Walter Vacchino (Teatro Ariston di Sanremo)