L'edizione torinese del Corriere della
Sera, oggi 28 gennaio, ha pubblicato che quella conclusa venerdì
scorso è stata una “settimana memorabile, per sette quotate
piemontesi” spiegando che, in quei giorni,"le azioni di Dea
Capital, Exor, Fidia, Intesa Sanpaolo, Iren, Tecnoinvestimenti e
Vittoria Assicurazioni hanno fatto fatto registrare i loro valori più
alti di sempre": il titolo di Dea Capital
(gruppo De Agostini, della famiglia novarese Boroli-Drago) è stato quotato 1,502 euro, Exor 64,15, Fidia
10,30, Intesa Sanpaolo 3,16, Iren 2,74, Tecnoinvestimenti 7,11 e
Vittoria Assicurazioni 13,22.
Per completare il quadro, allargandolo
alle quotate liguri, va aggiunto che nella settimana in esame anche
l'azione della genovese Erg (famiglia Garrone-Mondini) ha migliorato
il suo precedente record, dato che il 23 scorso ha chiuso a 16,95
euro.
Come ricordato dal Corriere di Torino,
“Ogni record ha le sue ragioni specifiche; però ci sono alcuni
fattori comuni: il miglioramento generale della congiuntura, le
prospettive favorevoli per le aziende più innovative ed
esportatrici, l'aumento della redditività delle attività delle
imprese più competitive”.
Comunque, il valore riconosciuto dagli
investitori a Dea Capital, secondo le compravendite di Piazza
Affari, ha superato i 460 milioni di euro e ha sfiorato i 15,5
miliardi quello di Exor, la holding della famiglia
Agnelli-Nasi-Elkann a capo anche di Fca-Fiat Chrysler Automobiles,
Ferrari e Cnh Industrial.
La capitalizzazione di Fidia,
impresa fondata e guidata dal torinese Giuseppe Morfino, tra i
principali produttori mondiali di macchine fresatrici ad alte
prestazioni (recentemente ha vinto una gara internazionale per la
fornitura di tre impianti al gruppo Volkswagen), è salita a quasi 53
milioni di euro, mentre quella di Intesa Sanpaolo è arrivata
vicino ai 53 miliardi.
Iren, la multiutility, che ha
come soci di maggioranza relativa i Comuni di Torino e di Genova ed è
presieduta da Paolo Peveraro, è stata quotata da Piazza Affari a
poco meno di 3,3 miliardi. A proposito di Genova, va rilevato che la
capitalizzazione della Erg al termine della seduta borsistica
del 23 gennaio è risultata pari a 2,548 miliardi di euro.
Una forte impennata è stata
evidenziata dall'azione Tecnoinvestimenti, società con
quartiere generale sotto la Mole, leader nazionale nei servizi di
digital trust e credit information.
In seguito all'ulteriore incremento del 2,3% del prezzo della sua
azione, avuto nell'ultima seduta borsistica, la capitalizzazione di
Tecnoinvestimenti (presidente Enrico Salza e amministratore delegato
Pier Andrea Chevallard) ha sfondato il muro dei 330 milioni.
Vittoria
Assicurazioni. La Compagnia controllata dal torinese Carlo Acutis
(ne possiede il 59,24% attraverso le finanziarie Vittoria Capital e
Yafa Holding, entrambe con sede nel capoluogo) e presieduta dal
figlio Andrea, è arrivata a valere oltre 890 milioni di euro in
Piazza Affari. Per effetto anche dell'anticipazione dei risultati
operativi 2017 (premi complessivi per 1,339 miliardi (+5,4%) e della
previsione di un roe (redditività del capitale proprio) del 10,6% a
livello consolidato.
Della quarantina di
società quotate del Nord Ovest, considerate tali perché vi hanno la
sede legale o il quartiere generale, o perché ne sono originari i
loro azionisti di riferimento, nessuna, nella settimana borsistica
passata, ha visto la sua azione precipitare sotto il livello più
basso degli ultimi anni. Unicamente, il titolo della Orsero,
impresa fondata dalla omonima famiglia di Albenga che ha una sua
componente come vice presidente e amministratore, oltre che come
azionista rilevante (Raffaella Orsero) venerdì ha chiuso allo stesso
prezzo del 10 maggio del 2017, cioè a 8,95 euro, il minore da
allora.
Infine, in merito
alla seduta di venerdì scorso, appare opportuno segnalare almeno i
titoli del Nord Ovest che hanno registrato un incremento del 2% o più
rispetto alle 24 ore precedenti. Sono: Basicnet (+2,07%),
Buzzi Unicem (+2,01%), Cofide (+2,37%), Cover 50
(+2,53%), Pininfarina (+ 2,05%), Reply (+3,44%) e
Tecnoinvestimenti (+2,30%); mentre la soglia del 2% è stata sfiorata
da Bim-Banca Intermobiliare (+1,99%) e Fca-Fiat Chrysler
Automobiles (+1,96%).