Cristina Balbo, presidente Abi Piemonte e responsabile Intesa Sanpaolo per l'area Nord Ovest |
In
30 mesi il calo delle “sofferenze” in Piemonte è stato del 31%,
mentre, è diminuito dell'1,7% l'ammontare dei prestiti concessi
dalle banche, scesi infatti dai 112,825 miliardi del 31 dicembre 2016
ai 110,883 miliardi in essere al 30 giugno scorso. Alla fine di
dicembre 2016 i prestiti bancari in Piemonte ammontavano a 111,858
miliardi.
La qualità del credito è migliorata considerevolmente,
per tutte le tipologie di clientela bancaria, con l'unica eccezione
delle Amministrazioni pubbliche.
In
particolare, nel primo semestre 2018, le “sofferenze” delle
imprese sono scese da 7,5 a 6,2 miliardi e quelle delle famiglie
consumatrici da 2,1 a quasi 1,7 miliardi, pur avendo, queste ultime,
aumentato i loro debiti nei confronti degli istituti di credito da
40,3 a 40,7 miliardi.
E'
progressivamente calata anche la quota dei crediti deteriorati sui
crediti totali. I crediti deteriorati delle banche (in inglese
non-performing loans o Npl) sono esposizioni verso soggetti che, a
causa di un peggioramento della loro situazione economica e
finanziaria, non sono in grado di adempiere in tutto o in parte alle
proprie obbligazioni contrattuali.
Al
30 giugno scorso, in Piemonte, i crediti deteriorati delle banche
erano pari al 10,3% dei loro crediti totale, mentre erano pari
all'11,7% ancora al 31 marzo e al 12,1% al 31 dicembre 2017. Come
media, perché, invece, la quota dei crediti deteriorati nei
confronti delle famiglie consumatrici è risultata del 6% alla fine
di giugno, a fronte del 7,1% di fine dicembre; quando quella della
imprese era del 18,8%, comunque scesa al 16,1% al 30 giugno.
Il
continuo calo delle “sofferenze” e dei crediti bancari
deteriorati, in Piemonte come altrove, si deve sia a comportamenti
più virtuosi della clientela sia alle azioni delle banche, che hanno
fatto le grandi “pulizie” liberandosi dei crediti deteriorati sia
adottando maggiore rigore nella concessione dei nuovi prestiti.
Infine
il risparmio finanziario. Nell'ultimo rapporto Economie regionali
della sede piemontese della Banca d'Italia viene riportato che al 30
giugno scorso i depositi nelle banche attive in Piemonte ammontavano
a 103,140 miliardi (+6,4% rispetto alla stessa data del 2017 e + 3,6%
rispetto al 31 dicembre 2017). Di questa somma, si devono alle
famiglie consumatrici 79,164 miliardi (+3,8% rispetto a dodici mesi
prima) e 23,976 miliardi alle imprese (+15,9%).
Inoltre,
in regione, sempre alla fine del primo semestre di quest'anno, le
banche avevano titoli in custodia per 103,989 miliardi (-1,8%
rispetto al 30 giugno 2017): quelli delle famiglie consumatrici
ammontavano a 90,725 miliardi (-3,5%) e quelli delle imprese a 13,714
miliardi (+11,6%).