L'Acri attiva un fondo rotativo di garanzia per sostenere i soggetti del Terzo settore

Francesco Profumo, presidente Acri
Di fronte all’emergenza coronavirus, le Fondazioni di origine bancaria si sono subito mobilitate sui loro territori, fornendo una prima risposta alle diverse esigenze locali, tanto delle autorità sanitarie, per garantire l’assistenza medica alle persone contagiate, quanto di quei soggetti economici e culturali messi a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio.
Inoltre, come avvenuto in altre situazioni di emergenza. che il Paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni (i terremoti dell’Aquila, dell’Emilia-Romagna, del Centro Italia, l’alluvione in Sardegna, l’acqua alta a Venezia), anche per la pandemia da coronavirus, l'Acri, l'associazione delle fondazioni italiane di origine bancaria presieduta da Francesco Profumo, ha stabilito di avviare un intervento di sistema, mediante il Fondo nazionale Iniziative Comuni. L’intervento è ispirato a due criteri: l’orizzonte temporale non guarda solo all’immediato, ma anche al post-emergenza e i destinatari dell’intervento, che sono quelli con i quali le fondazioni hanno stretti e consolidati rapporti di partnership e collaborazione.
Il Comitato esecutivo di Acri, riunito in videoconferenza, ha deliberato l’attivazione di un Fondo di garanzia rotativo a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni di Terzo settore.
Con una dotazione iniziale di cinque milioni di euro, grazie a un effetto di leva finanziaria, il Fondo permetterà l’erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti (rimborsabili in massimo 18 mesi), portando così liquidità a migliaia di organizzazioni. Per aumentare la capacità del Fondo di garanzia, potranno poi aggiungersi ulteriori contribuzioni volontarie da parte di singole fondazioni.
Inoltre, data la fragilità dei soggetti destinatari, al Fondo di garanzia si affiancherà un Fondo di copertura di 500mila euro, che consentirà di abbattere, sino a esaurimento, gli oneri finanziari del primo ciclo di erogazione del plafond. L’erogazione dei finanziamenti avverrà mediante il sistema bancario. Acri coordinerà l’operazione sul piano dell’interlocuzione con le rappresentanze del Terzo settore, della sottoscrizione degli accordi con gli istituti di credito, del richiamo dei contributi accantonati dalle Fondazioni, del monitoraggio dell’iniziativa e della rendicontazione periodica. 
Tale intervento nasce dalla consapevolezza che, se per il mondo delle imprese il Governo sta mettendo a punto misure straordinarie di contenimento degli effetti collaterali dell’emergenza sanitaria, per il mondo del Terzo settore, in particolare dell’associazionismo, non sembrano disponibili misure adeguate a garantirne la continuità. 
Il Terzo settore, infatti, oltre a subire le conseguenze dell’interruzione dell’attività, sconta una strutturale debolezza e fragilità dal punto di vista finanziario, che si accentua in questa fase che ne vede i soggetti impegnati nel concorrere a fronteggiare i disagi sociali delle fasce più deboli della popolazione, limitandone le possibilità di resilienza.
Questi soggetti, se non adeguatamente supportati sul piano finanziario, rischiano di subire contraccolpi che ne minano alle fondamenta le possibilità di sopravvivenza.
A questo intervento di sistema, si affiancano le iniziative già attivate sui territori dalle singole fondazioni di origine bancaria, che per contrastare l’emergenza Covid-19, hanno stanziato complessivamente oltre 35 milioni di euro.