Nelle banche depositi per 1.593,4 miliardi 77 miliardi in più rispetto a un anno fa

In Italia, alla fine del mese scorso, i depositi bancari (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono risultati pari a 1.593,417 miliardi di euro, oltre 77 miliardi in più rispetto a 12 mesi prima (+5,1%), mentre la raccolta delle banche a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, nell'ultimo anno, di circa 12 miliardi in valore assoluto, pari a -5,0%. Pertanto, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a fine marzo è pari a 1.824,417 miliardi (+3,7% su base annua).

Lo ha comunicato l'Abi, l'associazione nazionale delle banche, aggiungendo che a marzo 2020, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati dell’1,4% rispetto a un anno fa, ammontando a 1.279 miliardi. L’incremento rispetto al dato di febbraio 2020, quando l’aumento è stato dell’0,5%, è riconducibile agli effetti delle diverse moratorie attivate a marzo (moratorie Abi, moratorie previste dal decreto legge n.18 del 17 marzo e moratorie attivate dalle singole banche) e dal maggior utilizzo delle linee di credito.

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a febbraio 2020 sono pari a 25,9 miliardi, in calo rispetto ai 33,6 miliardi di febbraio 2019 (-7,7 miliardi e -22,8%) e ai 54,5 miliardi di febbraio 2018 (-28,6 miliardi, pari a -52,4%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 63 miliardi (-70,8%).

Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è dell’1,53% a febbraio 2020 (era 1,95% a febbraio 2019, a 3,16% a febbraio 2018 e a 4,89% a novembre 2015).