Borsa: segni opposti per le sportive di Exor gran rialzo della Ferrari, ribasso della Juve

Segni opposti per le due società sportive che fanno capo alla famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, oggi, 22 marzo, a Piazza Affari, dove l'indice Ftse Mib ha chiuso a 24.263 punti (+0,26% rispetto a venerdì scorso). La Ferrari ha terminato la seduta con un doppio più, la Juventus con un meno. L'ultimo prezzo dell'azione Ferrari è stato di 172,1 euro, con l'incremento del 4,88%; mentre quello della Juventus è risultato di 0,7878 euro, in ribasso dello 0,76%.
Il rialzo della Ferrari è stato il più alto del listino delle blue chip ed è stato motivato con la fiducia di una riscossa della Casa di Maranello nei Gran Premi di Formula 1, grazie alla nuova monoposto che esordirà nella prima gara del mondiale, domenica prossima, con Charles Leclerc e la new entry Carlos Sainz. E' più probabile, però, che il recupero del titolo sia stato favorito dalle favorevoli prospettive economiche dell'impresa delle “rosse” oltre che dall'attesa del nuovo amministratore delegato (ad interim lo fa il presidente John Elkann), molto più che dalle speranze dei tifosi.
Anche per la quotazione della Juventus il fattore tifosi, in questo caso fortemente delusi dopo la sconfitta in casa da parte del Benevento, ha un'incidenza relativa sul prezzo della società bianconera controllata da Exor della grande Famiglia torinese come la Ferrari. Piuttosto sul ribasso dell'azione Juve ha influito la previsione dei danni economici derivanti dalla possibile mancata conquista dello scudetto 2021, dopo l'uscita ingloriosa dalla Champions.
Comunque, il rialzo della Ferrari ha pesato più del ribasso della Juve sul risultato borsistico di Exor, la holding a capo del gruppo guidato da John Elkann, che ha concluso le negoziazioni odierne a 72,5 euro, con l'aumento del 2,06%, il quarto maggiore tra le blue chip.