Nuovi dolori per i liguri

Nuovi dolori. A procurarli al mondo ligure del non profit - associazioni ed enti che operano in vari campi, dal socio-assistenziale ai beni culturali e artistici, dalla sanità alla beneficenza - è la lettura del bilancio 2016 di Fondazione Carige, non ancora oggetto di comunicato stampa ma che si può trovare sul sito dell'istituzione con sede a Genova, in via Chiossone, di fronte all'ingresso destinato al personale di quella che era la sua banca, la Cassa di risparmio di Genova e Imperia, della quale oggi possiede meno del 2% del capitale.
Nel 2016, Fondazione Carige ha perso altri 9,6 milioni di euro. Dopo il rosso di 4,7 milioni del 2015, i 217,7 del 2014 e la perdita monstre di 914,5 milioni denunciata nel bilancio 2013, il primo approvato da Paolo Momigliano, eletto presidente il 3 dicembre di quell'anno e confermato nella carica il 14 aprile dell'anno scorso. Oltre un miliardo negli ultimi quattro anni. Di conseguenza, il patrimonio netto della Fondazione è precipitato a 55,6 milioni, tale da relegare l'ente ligure nelle ultime posizioni della graduatoria nazionale del settore, mentre, in passato è stato fra i dodici di testa.
Però, non sono soltanto le perdite di quattro anni consecutivi e il patrimonio ridotto ai minimi termini, a far discutere e a preoccupare quanti ricordano il ruolo rilevante, strategico, che Fondazione Carige ha avuto per la regione e, soprattutto, per le province di Imperia e del capoluogo con la Lanterna.
Fra l'altro, infatti, l'ultimo bilancio evidenzia che, a fronte di proventi ordinari inferiori ai 6 milioni nell'esercizio, si trovano oneri per quasi 3,3 milioni. Somma, quest'ultima, alla quale hanno contribuito i 301.531 euro dovuti per i compensi e i rimborsi spese degli organi statutari (il presidente è costato 48.125 euro, il Consiglio di amministrazione 77.129 e il Consiglio di indirizzo 51.077) e i 767.912 euro spesi per consulenti e collaboratori esterni.
Non solo: le erogazioni deliberate nel corso del 2016 per l'attività istituzionale, cioè gli stanziamenti per gli interventi a favore delle comunità locali, sono stati pari a 458.062 euro. Una cifra che, affiancata alle altre, la dice lunga, anzi lunghissima. E a qualcuno viene in mente "ma se ghe pensu". Meno male, per Genova e Imperia, che c'è la Compagnia di San Paolo, che interviene con milioni di euro all'anno.