Quanto vale "Unipolito"

"Unipolito", Università e Politecnico di Torino. Insieme, hanno 102.000 iscritti e circa 5.800 dipendenti, 3.000 dei quali dediti all'insegnamento o alla ricerca. Quest'anno, i loro costi operativi sono previsti in poco più di 654 milioni di euro, di cui oltre 400 per il personale e, specificatamente, 277 per il corpo docente. Quanto ai proventi operativi, il budget aggregato 2017 dei due atenei ne indica per 693 milioni: 412 milioni hanno come fonte il ministero dell'Università e della Ricerca (Miur) più le altre amministrazioni centrali; mentre ammontano a 175 milioni i contributi propri, costituiti dalle tasse d'iscrizione, i ricavi dalle ricerche commissionate e, fra l'altro, i trasferimenti tecnologici.
Questi dati sono appena stati pubblicati dal quotidiano torinese Cronaca Qui, che ha aggregato numerose cifre contenute nei bilanci preventivi dell'Università e del Politecnico relativi all'esercizio in corso. Ne sono emerse diverse curiosità. Una è che, quest'anno, "Unipolito" pagherà imposte per circa 27 milioni di euro. Un'altra è che è previsto una chiusura del 2017 con un avanzo di poco superiore ai 6,5 milioni (non si può parlare di utile, perché si tratta di enti non profit). Al risultato economico i due atenei torinesi dovrebbero contribuire in misura pressoché identica: l'Università con 3,2 milioni e il Politecnico con 3,4. Prima del consuntivo, perciò, si potrebbe parlare di un pareggio fra i due magnifici rettori, rispettivamente Gianmaria Ajani e Marco Gilli.
Decisamente più grande, l'Università (70.500 iscritti, 20% residenti fuori Piemonte; proventi operativi totali per oltre 442 milioni e costi operativi per 418), nel passato anno accademico ha consegnato 12.300 lauree, mentre sono stati 6.500 i laureati del Politecnico, che conta 31.500 iscritti, dei quali il 58% residenti fuori regione.
Anche i numeri, dunque, dicono chiaramente quanto Unipolito, cioè la struttura accademica pubblica, sia importante per Torino, che presenta i titoli per definirsi città universitaria.