Testate Netweek al rilancio

Buona nuova per i giornalisti, i dipendenti e i lettori delle 17 testate locali che Dmail Group (presto Netweek) edita nel Nord Ovest. L'impresa lombarda, quotata in Borsa e controllata dalla famiglia Farina con poco meno del 90% del capitale, ha praticamente azzerato l'indebitamento finanziario, che sfiorava i 37 milioni a fine dicembre 2015; ha conseguito un utile netto di 32,9 milioni nel 2016 e, nei primi cinque mesi di quest'anno, ha concluso il pagamento sia dei creditori in prededuzione e privilegiati sia quelli chirografari, per cui i suoi amministratori prevedono "che la formale chiusura della procedura di concordato in continuità possa avvenire nelle prossime settimane".
Oltre ad approvare il bilancio 2016, che riporta ricavi per 27,3 milioni e un patrimonio netto di 5,5, l'assemblea del 30 maggio ha deliberato il cambio della denominazione sociale in Netweek spa, anche in seguito alla "necessità di una nuova identità aziendale" e alla volontà di manifestare l'apertura di un nuovo percorso di crescita, avendo "la maturità per avviare un ambizioso progetto di espansione nel settore dell'editoria locale, attraverso un approccio multicanale che abbraccia sia la carta stampata sia i nuovi media digitali". Un nuovo piano industriale di sviluppo è in via di definizione.
Dopo aver acquisito, recentemente, L'Eco di Biella e Il Corriere di Novara, la società presieduta da Vittorio Farina ha in programma di aprire cinque nuove testate in Veneto, entro la fine del 2017. Che si aggiungeranno alle 14 piemontesi, alle due liguri (La Riviera e Il Nuovo Levante) e a quella valdostana (La Vallée Notizie).