Sono diecimila (9.986 a voler essere precisissimi), le imprese del Nord Ovest che hanno portato i libri in Tribunale, dall'inizio del gennaio 2009 al 30 giugno appena passato. Il consuntivo è della Cribis, società del gruppo Crif, specializzata nella business information. In particolare, nel periodo considerato, i fallimenti sono stati 7.631 in Piemonte, 2.235 in Liguria e 120 in Valle d'Aosta. Dalla stessa società è stato aggiunto che, nel primo semestre 2017, in Piemonte sono fallite 381 aziende, in Liguria 124 e in Valle d'Aosta 14.
In tutta l'Italia, dal primo giorno di gennaio all'ultimo di giugno di quest'anno, sono stati registrati 6.188 fallimenti, il 15,7% in meno rispetto al primo semestre 2016.
Nel solo secondo trimestre, sono state 3.190 le imprese italiane che hanno portato i libri in Tribunale; in media, 35 al giorno, una all'ora. Nel secondo trimestre del 2016 erano state 3.740, una trentina in più nello stesso periodo 2015 e 4.190 in quello del 2014.
I confronti indicano chiaramente che i fallimenti stanno diminuendo, soprattutto dal 2014, quando hanno toccato il picco (nell'intero anno sono stati 15.336); ma sono ancora in numero superiore a quelli del 2009 (9.384) e degli anni immediatamente precedenti. A dimostrazione che l'economia italiana sta migliorando, ma la crisi non è passata del tutto, come dicono chiaramente anche diversi altri indicatori. Nel 2015 si sono contate 14.584 aziende fallite e 13.467 in tutto il 2016.
Tornando ai dati del primo semestre 2017, dalla rilevazione della Cribis emerge che la regione che ha denunciato più fallimenti è stata la Lombardia (1.300, pari al 21% del totale nazionale), seguita da Lazio (786) e Campania (539). Il Piemonte si trova al settimo posto (6,2% dei fallimenti del periodo in tutto il Paese), la Liguria al quattordicesimo (2%) e la Valle d'Aosta al ventesimo, l'ultimo (0,2%). E' il commercio che ha avuto più "vittime" nel periodo: 2.072. Il settore dei servizi ha subito 1.410 fallimenti, l'edilizia 1.253 e l'industria 1.190.