Imperia prima per imprese straniere

Due province liguri tra le prime dieci italiane con la maggiore densità di imprese straniere. Lo rivela l'ultima indagine di Unioncamere, dalla quale risulta che, al 31 marzo scorso, il 14,6% delle aziende registrate alla Camera di commercio hanno come titolare uno straniero, a fronte del 9,5% che costituisce la media nazionale. Soltanto tre province presentano un tasso superiore a quello di Imperia e sono: Prato con il 27,6% (primato nazionale), Trieste con il 15,8% e Firenze con il 15,5%. L'altro provincia ligure nella top ten è quella di Genova, al nono posto con il 12,7%, corrispondente a 10.833 aziende, mentre sono 3.751 le straniere attive in provincia di Imperia.
Le altre province del Nord Ovest evidenziano, a fine marzo 2017, le seguenti quote di imprese con titolare straniero sul totale delle iscritte alle Camere di commercio: Torino 11,1% (24.538), Novara 10,8% (3-285), Savona 10,5% (3.172), Vercelli 9,4% (1.534), Asti 9,3% (2.208) come Alessandria (4.041), Verbania 7,6% (1.000), La Spezia 7,3% (2.179), Biella 5,9% (1.064), Cuneo 5,8% (4.001) e Aosta 5,3% (668).
Proprio Aosta è una delle poche province italiane a mostrare un saldo negativo di imprese straniere nel primo trimestre di quest'anno, avendo registrato un numero di nuove iscritte inferiore a quello delle cancellate dal registro camerale nel periodo. La differenza è negativa per 7 aziende, mentre è stata di 2 per la provincia di Biella, l'unica altra del Nord Ovest con il segno meno.
In tutt'Italia, dal primo giorno di gennaio all'ultimo di marzo, sono state 17.052 le nuove imprese estere che si sono iscritte alle Camere di commercio, a fronte delle 13.378 che sono state cancellate. Il saldo è risultato positivo per 3.674 unità, così che è salito a 574.253 il totale delle imprese con titolare straniero attive nel nostro Paese alla fine del primo trimestre di quest'anno ed è salita al 9,5% la loro quota, livello mai raggiunto prima (cinque anni fa, le imprese straniere erano ancora il 7,5% del totale nazionale).
E se è vero che il saldo del primo trimestre 2017 è inferiore a quello dello stesso periodo dell'anno scorso, quando sono state censite 5.342 imprese straniere in più; è altrettanto vero che la crescita della loro incidenza è dovuta anche al fatto che sono diminuite notevolmente le imprese italiane, tanto che il saldo complessivo, cioè delle italiane più le straniere, è negativo per 19.579 unità.
Per quanto riguarda il Nord Ovest, le disaggregazioni di Unioncamere mostrano che al 31 marzo le imprese straniere registrate sono 41.671 in Piemonte (1.548 le nuove iscritte nel trimestre e 1.227 le cancellate), 19.936 in Liguria (rispettivamente 572 e 477) e 668 in Valle d'Aosta (20 e 27). In quest'ultima regione il totale delle imprese iscritte è diminuito di 299 unità, mentre la perdita trimestrale è stata di 2.619 imprese in Piemonte e di 723 in Liguria.
A livello di Paese, dove un'impresa straniera su tre è artigiana, emerge che sono nati in Marocco i titolari di 68.459 aziende attive in Italia, in Cina 51.077, in Romania 48.570, in Albania 31.329 e in Bangladesh 30.672. Queste sono le cinque comunità estere con più imprese attive nella Penisola, dove i settori le maggiori presenze straniere sono il commercio (207.000) e le costruzioni (131.000).