Erg da record in Borsa. Dopo la
diffusione dei risultati conseguiti nel primo semestre di quest'anno
e delle buone previsioni relative all'intero esercizio, Erg ha chiuso
la settimana da star di Piazza Affari. L'ultimo contratto di venerdì
11 ha fissato a 12,79 euro il prezzo dell'azione del gruppo genovese
dei Garrone-Mondini, con un incremento dell'1,9% sul giorno
precedente. Ma il titolo è stato scambiato anche a 12,82 euro, solo
un paio di centesimi in meno rispetto al record storico di due anni
fa e, comunque, ben superiore a 9,95 euro dei primi di gennaio.
Così, ora, la capitalizzazione della
Erg, che può vantare una performance annuale del 25%, al listino
milanese supera quota 1,9 miliardi.
Certamente le ultime quotazioni sono
conseguenti alla conferma che il bilancio 2017 dovrebbe riportare un
margine operativo lordo di circa 430 milioni (258 nel primo semestre)
e un indebitamento netto di 1,450 miliardi, perciò inferiore di un
centinaio di milioni a quello di fine 2016, pur tenendo conto dei 140
milioni destinati agli investimenti, prevalentemente per l'ulteriore
crescita nell'eolico. Intanto, al 30 giugno, l'indebitamento netto
consolidato è già calato di 43 milioni a 1,514 miliardi.
E l'utile netto ottenuto dall'inizio di
gennaio alla fine di giugno, quando sono stati registrati ricavi
totali per 543 milioni, è stato di 87 milioni, il 17% in più
rispetto ai 74 milioni del corrispondente periodo dell'anno scorso.
Proprio il 2016, comunque, è storico
per la grande impresa genovese. Infatti, l'anno scorso, è giunto a
termine il profondo processo di trasformazione del gruppo Erg,
passato da primario operatore petrolifero privato italiano a primario
attore indipendente nella produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili sia programmabili (termoelettrica e idroelettrica) sia
non programmabili (eolica), espandendosi anche all'estero.
Oggi, il gruppo Erg ha la leadership
nazionale e un posizionamento di primo piano in Europa, nel mercato
eolico; è tra i maggiori produttori di energia idroelettrica nel
Paese e, fra l'altro, è un attore nella produzione termoelettrica a
basso impatto ambientale. Il suo sviluppo è in accelerazione,
tendenza che il vertice dell'impresa intende mantenere, come lasciano
intuire anche la recente nomina di Sergio Chieroni a nuovo
responsabile dello sviluppo business del Gruppo e il debutto nel
mercato obbligazionario con l'emissione da 100 milioni di euro per
gli investitori istituzionali, iniziative entrambe di luglio.
Presidente della Erg è Edoardo
Garrone, 56 anni il prossimo 30 dicembre, 5 figli, numero uno anche
degli Consiglio di sorveglianza della San Quirico, la holding
finanziaria delle famiglie Garrone e Mondini, che possiede il 55,6%
della Erg (Unicredit ha il 4%). Erg nel cui portafoglio si trova anche il 51% della TotalErg.
Numerosi i suoi incarichi attuali e in passato. Fra l'altro, è stato
presidente della Sampdoria, dei Giovani Imprenditori di
Confindustria, vice dell'Associazione Industriali di Genova, membro
del di consiglio di amministrazione di diverse società, tra le
quali Il Sole 24 Ore e la Pininfarina, e di enti quali il Gaslini.
Vice presidente esecutivo della Erg e
presidente del comitato strategico della stessa, è il fratello
Alessandro, classe 1963, tre figli. Oltre a varie responsabilità nel
Gruppo, Alessandro Garrone è membro di Giunta dell'Unione
Petrolifera, del Consiglio generale di Confindustria Emergia,
consigliere della Banca Passadore, console onorario del Messico a
Genova e, fra l'altro, presidente della Fondazione Edoardo Garrone.
Il vertice della Erg è formato anche
dal vice presidente Giovanni Mondini e dall'amministratore delegato
Luca Bettonte.