A Torino, città universitaria (circa
100.000 gli iscritti ai due atenei su poco più di 800.000 abitanti),
è di 344 euro il prezzo medio richiesto agli studenti per l'affitto
di una camera singola. Lo ha calcolato l'ufficio studi di
Immobiliare.it, che ha preso in esame il mercato dei posti letto
nelle 14 città italiane che hanno più fuori sede.
Il canone di Torino è il quinto più
caro, anche se non è aumentato rispetto a un anno fa. Al primo posto si trova Milano con 528 euro, al secondo Roma
con 439, al terzo Firenze con 401 e al quarto Bologna con 355. Il
meno caro, invece, è quello di Catania: 196 euro, 3 euro meno che a
Palermo.
La media nazionale è di 416 euro al
mese, il 4% in più rispetto all'anno scorso e il 9% in più rispetto
al 2015, sempre secondo Immobiliare.it, il cui amministratore
delegato, Carlo Giordano, ha aggiunto che “negli ultimi anni è
stata registrata una crescita costante della domanda di stanze e
posti letto in affitto e se un tempo era prerogativa degli
universitari fuori sede, l'home sharing ha
guadagnato popolarità anche fra i lavoratori, non solo come forma di
risparmio ma anche come nuovo stile di vita giovane e alla moda”.
“Ne è conseguito
un aumento dei prezzi delle locazioni – ha detto ancora Carlo
Giordano – a cui, riducendo la quota del sommerso, hanno
contribuito anche misure come il canone concordato e la cedolare
secca”.