Ai raggi X i conti delle Università

Poco meno di 1,1 miliardi di euro. E' la somma dei proventi operativi 2016 (entrate) delle quattro università statali del Nord Ovest, che, insieme, hanno circa 145.000 iscritti e quasi 9.000 dipendenti, la meta dei quali è costituita dal personale dedicato alla didattica e alla ricerca. I quattro atenei sono l'Università e il Politecnico di Torino, l'Università di Genova e l'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro (Upo).
Il Nord Ovest dispone di altri due atenei, non statali, ma che sono riconosciuti dal Miur, il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: l'Università della Valle d'Aosta e l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, che ha sede a Pollenzo, nel Cuneese, ed è più conosciuta come l'Università del Gusto, come l'aveva battezzata il suo fondatore, il braidese Carlin Petrini.
Se si facesse un bilancio consolidato degli atenei statali di Piemonte e Liguria, relativamente all'esercizio 2016, riporterebbe, fra l'altro, costi operativi per circa 902 milioni, un risultato netto (utile) di poco inferiore ai 61 milioni, debiti per oltre 217 milioni, a fronte dei quali, però, si troverebbe un patrimonio netto di quasi 940 milioni.
In merito ai proventi operativi, la disaggregazione dei dati mostra che quelli propri – prevalentemente le tasse d'iscrizione e i ricavi conseguenti a ricerche commissionate da soggetti esterni e trasferimenti tecnologici – sono stati pari a 285,5 milioni, mentre sono ammontati a 666,4 milioni i contributi ricevuti dal Miur, nell'esercizio.
Quanto ai costi operativi, quelli dovuti al personale tutto sono stati di 559 milioni, dei quali 442 per docenti e ricercatori. Ha poi sfiorato i 126 milioni la spesa dei quattro atenei per il sostegno dei loro studenti, innanzi tutto con le borse di studio.
L'Università del Nord Ovest più grande è quella di Torino, mentre il Politecnico subalpino può vantare il risultato netto più alto: 42,869 milioni (37,698 nel 2015), a fronte dei 13,184 milioni della Upo (Piemonte Orientale), i neppure due milioni sia dell'Università di Torino(per la precisione 1,931 milioni) sia di quella di Genova (1,862 milioni).
L'Università di Torino, il cui rettore è Gianmaria Ajani, conta poco meno di 70.000 iscritti, 1.174 professori, 742 ricercatori e oltre 1.800 addetti amministrativi. Nel 2016, i suoi proventi sono stati di 448,3 milioni (460,2 nel 2015), di cui 107,8 propri (111,3) e 281,7 rappresentati dai contributi ministeriali (287 milioni nell'esercizio precedente).
I costi operativi dell'ateneo guidato da Ajani, che al 31 dicembre presentava debiti per 131,6 milioni e un patrimonio netto pari a 412,7 milioni, sono stati pari a 425,7 milioni (427,1 nel 2015): 259,2 milioni per il personale tutto (189,1 milioni per quello dedicato alla didattica e alla ricerca) e 56,9 milioni per il sostegno degli studenti.
Politecnico, rettore Marco Gilli: 31.500 iscritti, 693 docenti, 261 ricercatori, 871 amministrativi. Dei proventi 2016, pari a 265 milioni (251 nell'esercizio precedente), 89,7 milioni sono propri (85,4) e 135,5 arrivati dal Miur (133,8). I costi operativi sono rimasti uguali al 2015,cioè sui 208 milioni, 121,3 dei quali dovuti al personale (125,8) e, in particolare, 85,6 milioni a professori più ricercatori (87,1). Le spese di sostegno degli studenti sono salite da 18,2 a 19,9 milioni. I debiti sono scesi da 68,1 a 64,3 milioni, mentre il patrimonio netto è cresciuto da 275,4 a 312,6 milioni.
Upo. L'Università del Piemonte Orientale, il cui rettore è Cesare Emanuel, ha circa 12.000 iscritti, 236 professori, 109 ricercatori e 307 dipendenti tecnico-amministrativi. I suoi proventi operativi sono risultati pari a 89,3 milioni (91 nel 2015), dei quali 19,6 propri (18,8) e 56,3 arrivati dal Miur (56). Il totale dei costi operativi, 74,6 milioni, come nel 2015, è formato dai 43 milioni per il personale, compresi i 32, invariati, per quello dedicato alla didattica e alla ricerca, più gli 11,4 milioni spesi per il sostegno degli studenti, cifra analoga a quella del 2015. Al 31 dicembre, i suoi debiti ammontavano a 4,8 milioni (3,1) e il patrimonio netto a 83,2 milioni (75,7).

Infine l'Università di Genova, che ha al vertice il rettore Paolo Comanducci. Circa 31 iscritti, 785 professori, 470 ricercatori e 1.418 amministrativi. Proventi operativi per 294,8 milioni (298,3 nel 2015), 68,3 dei quali propri (70,3) e 193 di origine Miur (196,2). Totale dei costi operativi: 289,2 milioni (298,2), dei quali 193,6 milioni per il personale (202,4) e, in particolare, 135,3 per quello dedicato alla didattica e alla ricerca (144,3), e 37,6 milioni per il sostegno degli studenti (36,5). Debiti per 16,7 milioni (14,9) e patrimonio netto per 129,2 (127,3 al 31 dicembre del 2015).
Marco Gilli rettore Politecnico

Gianmaria Ajani rettore Università Torino


Paolo Comanducci rettore Università Genova

Cesare Emanuel rettore Upo