Per conoscere i risultati conseguiti
dalla Banca del Piemonte nel primo semestre di quest'anno, bisogna
andare sul suo sito. L'Istituto torinese dei Venesio, infatti, non ha
emesso alcun comunicato, nonostante che i dati siano più che
positivi. Understatement tipicamente sabaudo, modestia, profilo
basso. Possibili anche perché, non essendo quotata in Borsa, la
società non ha l'obbligo di diffondere notizie sul suo andamento.
Però, per essere comunque pienamente trasparente, la Banca di via
Cernaia, puntualmente, informa pubblicamente della sua attività.
Così, sul sito si trova che,
dall'inizio di gennaio alla fine di giugno 2017, ha conseguito un
utile di 6,093 milioni (+45,1% rispetto al corrispondente periodo
dell'anno scorso) e un utile netto di 4,096 milioni (+38,7%). Il suo
margine di interesse è salito a 17 milioni (+2,5%) e quello
d'intermediazione a 32,6 milioni (+3,9%). Le commissioni nette sono
passate da 11,3 a 13,1 milioni (+16,1%), mentre i costi operativi
sono calati dell'1,3%, a 24,2 milioni.
Il cost income è sceso dall'85,56%
all'81,76%, mentre il roe, indicatore della redditività, è
cresciuto dal 3,9 al 5,29%. E il Cet1, che misura la solidità
patrimoniale della banca, è ancora migliorato, essendo risultato del
16,25%, a fronte del 16,03% emerso al 30 giugno 2016 (si tratta di
uno dei valori più elevati, persino a livello europeo).
Rispetto al 31 dicembre passato, la
raccolta da clientela è aumentata dello 0,56% a 1,335 miliardi, in
controtendenza rispetto al sistema, e gli impieghi alla clientela
(prestiti a famiglie e imprese) sono cresciuti del 3,16% a 1,098
miliardi. Il totale dell'attivo ha superato i 2,036 miliardi (+8,2%).
A dare soddisfazioni ai Venesio è
anche il portafoglio delle partecipazioni della loro Banca, che
comprende, fra l'altro, quote della Banca d'Italia, il 4,2% di
Cedacri e 250.000 azioni, pari allo 0,85% del capitale, della Cassa
di Risparmio di Ravenna, la quale, a sua volta, ha appena annunciato
una buona semestrale.
La Banca del Piemonte ha sportelli in
buona parte della regione e a Milano, conta circa 500 dipendenti e
70.000 clienti. E' interamente posseduta dalla famiglia Venesio, che
ne è anche alla guida: amministratore delegato e direttore generale,
dal 1983, è Camillo Venesio, padre di Carla e Matteo, consiglieri di
amministrazione con incarichi operativi di responsabilità.
Presidente della Banca, le cui origini risalgono al 1912, è Lionello
Jona Celesia, vice presidenti sono Flavio Dezzani e Gianluca Ferrero.
Carla Venesio, consigliere di amministrazione e coordinatrice private banking e wealth management della Banca del Piemonte
Carla Venesio, consigliere di amministrazione e coordinatrice private banking e wealth management della Banca del Piemonte