Fronte fiscale: buone nuove per le
imprese, ma non per i lavoratori dipendenti e i pensionati. E' quanto
emerge dall'ultimo bollettino del ministero dell'Economia e delle
Finanze (Mef). Infatti, nei primi nove mesi di quest'anno, gli
introiti derivanti dall'Ires sono diminuiti di 573 milioni (-3,1%)
rispetto allo stesso periodo 2016, in seguito al “significativo
alleggerimento del carico fiscale per le imprese”, che hanno
beneficiato della riduzione dell'aliquota dal 27,5% al 24%, oltre che
della maggiorazione degli ammortamenti e, fra l'altro, della più
vantaggiosa deducibilità della svalutazione e delle perdite sui
crediti delle banche e delle imprese di assicurazione.
Invece, sono aumentate di 1,286
miliardi (+1%) le entrate Irpef, “per effetto principalmente
dell'andamento psoitivo delle ritenute da lavoro dipendente e da
pensione, che mostrano un aumento di 1,684 miliardi (+1,5%), in linea
con la crescita tendenziale dell'occupazione” ha riferito il Mef,
precisando che, gli introiti dall'Ipref sono risultati pari a 132,890
miliardi, dall'inizio di gennaio alla fine di settembre.
Comunque, il totale delle imposte
dirette nei primi nove mesi 2017 è stato di 170,475 miliardi (-0,3%
in meno, corrispondente a 437 milioni). In compenso sono cresciute,
ben di più, le imposte indirette, salite a 145,874 miliardi, con un
incremento del 2,3% e, perciò, di 3,328 miliardi rispetto allo
stesso periodo dell'anno scorso. In particolare, il gettito dell'Iva
è stato di 87,074 miliardi, 2,367 miliardi e il 2,8% in più.
Rispetto ai primi nove mesi 2016, sono
calate le entrate dai giochi, risultate pari a 10,527 miliardi (-215
milioni); mentre sono cresciute del 20,4% le entrate conseguenti
all'attività di accertamento e controllo, riferite solo ai ruoli dei
tributi erariali. L'aumento di 1,261 miliardi ha portato a 7,433
miliardi il totale delle entrate dalla lotta all'evasione. E questa è
la notizia fiscale forse migliore.
Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze |