Poco meno di 740 miliardi di euro. E'
il valore del patrimonio residenziale complessivo del Nord Ovest. Lo
ha calcolato l'Agenzia delle Entrate, che cura uno scrupoloso
Osservatorio immobiliare. Nel suo ultimo rapporto, relativo al 2014,
l'Agenzia delle Entrate ha indicato in 423,5 miliardi il valore del
patrimonio residenziale complessivo del Piemonte, comprensivo delle
pertinenze; in 286,8 miliardi quello della Liguria e in 28,6 miliardi
quello della Valle d'Aosta.
Il Nord Ovest, perciò, con i suoi
738,9 miliardi rappresenta il 12,3% del valore del patrimonio
residenziale di tutta l'Italia, pari a 6.227,5 miliardi e al 3,8% del
Pil, la ricchezza prodotta dal Paese nel 2014.
A proposito di rapporto tra patrimonio
residenziale complessivo e Pil, l'Osservatorio immobiliare ha
rilevato che è la Valle d'Aosta a presentarlo più elevato di tutte
le altre regioni: 6,5%, record nazionale. E al secondo posto, con il
6%, si trova la Liguria, la quale precede anche il Trentino-Alto
Adige, al terzo posto. Un podio non casuale, considerando che tutte e
tre sono regioni turistiche, ricche di belle abitazioni e di seconde
case.
In Trentino-Alto Adige, il valore medio
delle abitazioni – principali, locate, a disposizione, a uso
gratuito e residue - nel 2014 era di 285.336 euro (primato
nazionale), cifra superiore anche a quelle della Liguria (232.413) e
della Valle d'Aosta (198.911), per non parlare della media italiana,
risultata di 168.932 euro. Media sotto la quale si trova il Piemonte,
con i suoi 142.282 euro.
In Piemonte, allora, il valore medio
unitario delle abitazioni a metro quadrato era di 1.208 euro, meno
della metà di quello della Liguria (2.423 euro, il più alto a
livello nazionale) e di quasi altrettanto di quello della Valle
d'Aosta (2.134). Naturalmente, anche in questo caso, il valore
piemontese è risultato più basso di quello medio italiano, che era
di 1.449 euro a metro quadrato.
Ancora in merito al valore medio
unitario delle abitazioni a metro quadrato, per quanto riguarda
specificatamente le città con più di 250.000 abitanti, l'Agenzia
delle Entrate ha rilevato che a Genova era di 2.330 euro e di 1.985
euro a Torino. Qui, fra l'altro, la superficie media delle abitazioni
è di 90 metri quadrati, mentre è di nove metri quadrati in più a
Genova.
Disaggregando ulteriormente i dati, per
utilizzo delle abitazioni, emerge che il valore medio delle residenze
principali era di 249.300 in Liguria, 226.600 in Valle d'Aosta e
164.800 in Piemonte, dove il valore medio delle case locate era di
119.600 euro, a fronte dei 216.000 euro della Liguria e dei 182.000
euro della Valle d'Aosta.
Infine, una rilevazione che sfata un
luogo comune, cioè che gli italiani siano in testa per la maggiore
quota di proprietari dell'immobile in cui abitano. Non è così.
Nelle prime cinque posizioni della graduatoria dei 28 Paesi
dell'Unione Europea, si trovano, rispettivamente: Romania (96,4%),
Croazia (90,5%), Lituania (89,4%), Slovacchia (89,3%) e Ungheria
(86,3%). La quota dell'Italia è 72,9%, comunque più alta di quella
media della Ue 28 che è 69,5%.