Alle Pmi la massima fiducia dei torinesi

Piccole e medie imprese. E' soprattutto in loro che hanno fiducia i torinesi. Lo ha rilevato un sondaggio commissionato a una società milanese dall'Unione Industriale di Torino, il cui direttore, Giuseppe Gherzi, ne ha rivelato i risultati nel recentissimo incontro organizzato dal club “Dumse da fé”, che, coordinato dal commercialista Piero Gola, riunisce un gruppo di esponenti del locale sistema imprenditoriale, professionale, accademico, istituzionale e sociale, invitati, ogni due settimane, ad ascoltare l'invitato di turno e, poi, a discutere il suo intervento.
Il tasso di fiducia ottenuto dalle Piccole e medie imprese è risultato dal 54%, il più alto, superiore di sei punti a quello attribuito alle associazioni dei consumatori e di sette punti alla fiducia accordata a Comune e Regione. Il tasso di fiducia nei giornali e nelle grandi imprese è risultato del 41%, a fronte del 35% delle associazioni e il 25% delle multinazionali. Agli ultimi posti sono finiti banche, finanza e sindacati (22%), oltre che i partiti politici, fanalino di coda con il risicatissimo 10%.
Comunque, fiducia nel futuro è stata manifestata dal 46% dei cittadini, ma ben di più (69%) dalle imprese, sia associate all'Unione Industriale che non associate. E le imprese hanno indicato il completamento della copertura della banca larga come progetto pubblico prioritario (58% degli interpellati), seguito dal completamento dell'Alta Velocità (48%), dal potenziamento delle linee della Metropolitana (42%), dal completamento della tangenziale Est e dallo sviluppo delle aree industriali (34%). Segue il potenziamento dell'aeroporto (32%).
L'Unione Industriale di Torino, la più antica associazione del settore in Italia (è stata fondata nel 1906), conta oltre 2.100 imprese iscritte, che hanno circa 150.000 addetti e sono attive in 24 diversi settori. A livello di gruppo, l'Unione Industriale, presieduta da Dario Gallina, dispone di circa 200 professionisti qualificati, che garantiscono 40 diversi servizi, con il fine di assistere, sostenere e valorizzare le imprese, contribuendo al loro sviluppo anche promuovendone la crescita all'estero, la ricerca e, soprattutto, l'innovazione.
Nato nel 1951 sotto la Mole, dove si è laureato in Giurisprudenza e dove è stato abilitato alla professione di avvocato, Giuseppe Gherzi lavora all'Unione Industriale di Torino dal 1977. Da dieci anni ne è il direttore, dopo esserne stato vice e, per molti anni, responsabile dell'area sindacale e previdenziale. A riconoscerne il valore sono non soltanto gli associati e i vertici di Confindustria, ma anche le istituzioni locali, che trovano nell'Unione Industriale di Torino un interlocutore serio, attento, collaborativo e propositivo, come confermato dall'ultima indagine sulla customer satisfaction e reputazione.
Giuseppe Gherzi, direttore dell'Unione Industriale,  con il presidente Dario Gallina