Inesorabili, implacabili, come il Fisco
centrale, le Amministrazioni pubbliche locali continuano a dragare
risorse con le loro imposte e tasse. L'ultima prova è appena
arrivata con i dati del ministero dell'Economia e delle Finanze
(Mef). Le entrate territoriali e degli enti locali sono ancora
aumentate del 3,7% nel novembre scorso, sfiorando così gli 8,5
miliardi, che portano a 46,8 miliardi la somma dei primi undici mesi
(+2,2% rispetto al corrispondente periodo 2016).
Regioni e Comuni non mollano l'osso.
L'unica fonte che ha gettato un po' meno, tra l'inizio di gennaio e la
fine di novembre 2017, è stata la Tasi: 604 i milioni di euro
incassati, 44 in meno rispetto ai primi undici mesi 2018. Perdita,
però, abbondantemente compensata dall'aumento degli introiti
generati dall'Imu, pari a 8,643 miliardi, 155 milioni e l'1,8% in
più.
Il gettito dell'addizionale comunale
Irpef è rimasto sostanzialmente stabile sui 4,1 miliardi, mentre
l'addizionale regionale Irpef ha fatto incassare 108 milioni in più,
risultando pari a 11,027 miliardi.
Un balzo, invece, l'ha evidenziato
l'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive, introdotta 21
anni fa e definita la tassa sul lavoro. Le entrate conseguenti
all'Irap sono ammontate a 22,393 miliardi, cifra superiore di 817
milioni e del 3,8% ai 21,576 miliardi dei primi undici mesi del 2016.
In particolare, l'Irap relativa ai privati è stata di 13,548
miliardi (+5,5%) e di 8,845 miliardi l'Irap dovuta ai soggetti
pubblici (+1,3%).
Nel comunicato del Mef, fra l'altro, si
legge che è stato di 407,948 miliardi il totale delle entrate
tributarie accertate dal primo giorno di gennaio all'ultimo del
novembre 2017 (+ 0,9%, par a 3,8 miliardi ): 224,810 miliardi sono
derivati dalle imposte dirette (167,336 dall'Irpef) e 183,138
miliardi dalle indirette (110,647 miliardi dall'Iva).
Il canone Tv, pagato attraverso la
bolletta elettrica, ha reso 1,810 miliardi, lo 0,8% in più,
nonostante la riduzione dell'importo da 100 a 90 euro. Dalle tasse
automobiliste sono arrivati 537 milioni, 10 milioni meno che nei
primi dieci mesi 2016. Incassi minori sono emersi anche dall'imposta
sul consumo dei tabacchi (9,7 miliardi, l'1,6% in meno),
probabilmente per l'aumento del contrabbando; oltre che dal Lotto, i
cui proventi sono stati di 6,8 miliardi (-7,4%). Però, gli
apparecchi e congegni di gioco (slot machines) hanno fatto introitare
5,3 miliardi (+4,7%), per cui il totale delle entrate dai giochi è
risultato di 12,950 miliardi, 316 milioni in meno rispetto al
gennaio-novembre del 2016.
Sergio Chiamparino, governatore Piemonte |
Giovanni Toti, governatore Liguria |