I trionfi elettorali di Di Maio e di
Salvini, il crollo del Pd di Renzi, il rebus del nuovo governo e i
dazi di Trump hanno fatto un baffo a Piazza Affari. Per gli
investitori hanno contato ben di più gli annunci dei risultati
economici 2017 (spesso buoni, quando non ottimi) e, soprattutto, la
notizia degli alti dividendi che i consigli di amministrazione hanno
deciso di distribuire quest'anno. Dividendi che, in alcuni casi,
saranno maggiorati con un extra.
Ecco perché, nella settimana
borsistica terminata venerdì, i prezzi delle azioni di tutte le
quotate piemontesi sono risaliti, con le eccezioni che si contano
sulle dita di una mano e, tranne Ubi Banca, relative a società con
piccola capitalizzazione.
Negli ultimi sette giorni, infatti, le
sole dieci maggiori quotate che fanno riferimento al Piemonte hanno
recuperato sei miliardi e mezzo di euro. Il valore riconosciuto dal
mercato alle top ten subalpine è stato di 147,560 miliardi
alla fine della seduta dell'altro ieri, mentre era stato di 141,048
miliardi venerdì 2.
Tre delle prime dieci hanno fatto
registrare aumenti delle rispettive capitalizzazioni superiori al
miliardi di euro: il valore di Fca-Fiat Chrysler Automobiles è
risalito a 26,4 miliardi (+1,632), quello di Exor, la holding della
famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, a 14,65 miliardi (+1,388) e quello di
Cnh Industrial a 19,56 miliardi (+1,1).
Intesa Sanpaolo è ritornata sopra i 48
miliardi, riguadagnando mezzo miliardo negli ultimi sette giorni e di
quasi altrettanto (484 milioni) è cresciuta la capitalizzazione
della Diasorin, che ha sfiorato i 4,2 miliardi.
Tra tre le quotate piemontesi che non
fanno parte delle dieci più capitalizzate ma sono, comunque,
rilevanti, due in particolare hanno evidenziato una notevole
impennata tra un venerdì e l'altro; infatti, l'azione di Reply è
passata da 48 a 52,45 euro, con un aumento di 4,45 euro, uguale a
quello di Prima Industrie. Per Reply (famiglia Rizzante) l'incremento
settimanale è stato del 9,3% e addirittura del 12,8% quello di Prima
Industrie, presieduta da Gianfranco Carbonato.
Meno è cresciuta Vittoria
Assicurazioni, ma l'azione della Compagnia che fa capo alla famiglia
torinese Acutis, per soli due centesimi non ha confermato il suo
record storico, dato che il suo ultimo prezzo è stato di 13,20 euro.
Mario Rizzante, presidente Reply |