Fisco inesorabile e irrefrenabile nei
confronti dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, due categorie
che non possono sfuggire alle sue grinfie. Tanto che l'incremento del
loro gettito è sempre il maggiore, come confermano costantemente i
dati del ministero dell'Economia e delle Finanze.
Nel 2017, infatti, il gettito derivante
dall'Irpef è aumentato dell'1,9%, mentre è cresciuto dello 0,2% il
totale delle imposte dirette (245,887 miliardi), percentuale
inferiore a quella relativa alle tasse su pensioni e buste paga dei
dipendenti anche se sale all'1,5% se non si tiene conto della
voluntary disclosure, cioè
delle entrate conseguenti all'emersione delle attività finanziarie e
patrimoniali detenute dagli italiani all'estero.
E
anche in gennaio la tendenza è rimasta la stessa: le imposte dirette
(principalmente Irpef e Ires, la tassa sui redditi delle società)
sono aumentate del 2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso,
risultando pari a 24,930 miliardi, mentre le indirette (Iva in testa)
sono diminuite di 76 milioni a 10,662 miliardi. Comunque, il totale
delle entrate tributarie di gennaio è stato di 35,592 miliardi, con
un incremento dell'1,2% sul gennaio 2017.
Nell'intero
anno passato, le entrate erariali tributarie sono ammontate a 455,717
miliardi, 4,636 miliardi in più rispetto al 2016 (+1%), quando la
voluntary disclosure ha
portato nelle casse dello
Stato 4,078 miliardi, contro i 956
milioni del 2017. Escludendo questa specifica fonte, le entrate
tributarie del 2017 sono cresciute di 7,758 miliardi e dell'1,7%
rispetto all'anno precedente.
In particolare, le imposte indirette
2017 sono state pari a 209,830 miliardi, superiori di 4,043 e del 2%
al 2016. Risultato dovuto soprattutto all'Iva, il cui gettito è
aumentato di 5,259 miliardi e del 4,2% rispetto all'anno precedente.
Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze |