“Un fiume di soldi sta per riversarsi
sugli azionisti delle quotate “piemontesi”, a partire dalle otto
del paniere Ftse Mib che si apprestano a distribuire dividendi per
oltre 4,35 miliardi di euro, avendo conseguito, nel 2017, utili netti
per un valore complessivo superiore a 11,6 miliardi”. Lo ha
pubblicato oggi, 1 aprile, Corriere Torino,l'edizione locale del
Corriere della Sera, aggiungendo subito che “Più generosa di tutte
è Intesa Sanpaolo: ai suoi investitori erogherà complessivamente
3,4 miliardi, nella misura di 0,214 euro per ogni azione di risparmio
(+13,2% rispetto all'anno scorso) e 0,203 euro per ogni ordinaria
(+14%)”.
Continuando con le piemontesi
dell'indice Fste Mib, il Corriere Torino sottolinea che “L'eccezione
è rappresentata da Fca-Fiat Chrysler Automobiles, i cui azionisti
non riceveranno neppure un euro, nonostante che il gruppo guidato da
Sergio Marchionne abbia chiuso il passato esercizio con un utile
netto di 3,510 miliardi (1,760 nel 2016)”. E avranno “solo” 82
milioni i soci Exor (0,35 euro per azione, come nel 2017), la holding
della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi che controlla anche Cnh Industrial
e la Ferrari.
Cnh Industrial, invece, remunererà i
soci con 191 milioni (0,14 euro per azione, il 27,3% in più
dell'anno scorso) e la Ferrari con circa 134 milioni (0,71 euro per
azione, l'11,8% in più).
Le altre tre società piemontesi che
fanno parte delle 40 componenti il paniere 'Ftse Mib sono Buzzi
Unicem, Italgas e Ubi, la banca della quale è maggiore azionista la
Fondazione Crc di Cuneo.
Buzzi Unicem distribuirà oltre 28
milioni (0,204 euro per ogni azione di risparmio e 0,12 euro per ogni
ordinaria, a fronte dei 10 centesimi dell'anno scorso); Italgas 168,3
milioni (0,208 euro il dividendo unitario, superiore del 4% al
precedente) e Ubi Banca 125,9 milioni (0,11 euro per azione, come nel
2017).
A dare più dividendi, quest'anno, sono
quasi tutte le quotate del Nord Ovest di media capitalizzazione.
Erogheranno il 33,3% in più Vittoria
Assicurazioni (0,28 euro per azione, per un totale di 18,9 milioni) e
Prima Industrie (0,40 euro, per complessivi 4,2 milioni). I soci di
Diasorin riceveranno 2,65 euro per azione (+231%), per il totale
148,3 milioni e quelli della Cairo Communication 10 centesimi per
titolo, il doppio dell'anno scorso, per complessivi 13,4 milioni.
Iren erogherà 0,07 euro per azione (+12%), in tutto 83,7 milioni;
mentre si spartiranno 126 milioni i soci della Sias (0,35 euro per
azione, il 9,4% in più) e della Astm (0,469 euro per azione, il 4,2%
in più), le due quotate controllate dalla famiglia Gavio.
Il monte dividendi della Erg
(Garrone-Mondini) sarà di 172,9 milioni, in ragione di 1,15 euro per
azione (+130% rispetto all'anno scorso) e di 13,1 milioni quello
della Reply (0,35 euro per azione).
Comunque, anche società appartenenti
al segmento Aim, quello delle pmi a elevato potenziale di crescita,
distribuiranno dividendi maggiori rispetto al 2017. Lo farà, fra le
altre, la Orsero di Albenga (0,12 euro per azione, il doppio
dell'anno scorso).
Ed ecco l'elenco delle quotate del Nord
Ovest che hanno preannunciato una remunerazione del capitale pari a
quella del 2017: Cofide (0,014 euro per azione), Cir (0,038), Dea
Capital (0,12), Basicnet (0,06). Nessun dividendo, invece, da parte
di Rcs MediaGroup, Carige, Bim-Banca Intermobiliare, Pininfarina,
Centrale del Latte d'Italia, Fidia, Gedi Gruppo Editoriale, Italia
Independent.
Carlo Messina, amministratore delegato Intesa Sanpaolo |