Nel primo trimestre di quest'anno, il
Piemonte ha perso 2.629 aziende, il numero più alto fra tutte le
regioni italiane, comprese la Lombardia (-2.624), l'Emilia-Romagna
(-2.561) e il Veneto (-2.410). Il calo del Piemonte è stato pari
allo 0,60% delle imprese iscritte alle sue Camere di commercio.
Questo tasso è risultato maggiore non soltanto della media nazionale
(-0,25%), ma addirittura il più elevato dopo lo 0,64% della Valle
d'Aosta e delle Marche.
Giuseppina De Santis, assessore Economia Regione Piemonte |
Unioncamere e Infocamere hanno censito
8.138 nuove iscrizioni ai registri camerali delle imprese e 10.767
cessazioni di attività in Piemonte, 209 nuove iscrizioni e 289
cessazioni in Valle d'Aosta, 2.957 iscrizioni e 3.623 cessazioni in
Liguria, dove il sistema imprenditoriale si è ridotto dello 0,41%.
Al 31 marzo, perciò, sono risultate in attività 432.743 imprese in
Piemonte, 162.256 in Liguria e 12.361 in Valle d'Aosta.
La disaggregazione dei dati
Unioncamere-Infocamere mostra che la provincia del Nord Ovest che ha
subito il maggiore impoverimento percentuale della sua struttura
imprenditoriale nel primo trimestre 2018 è quella di Alessandria,
alla quale è stato attribuito un calo dello 0,86%, il quarto
peggiore d'Italia. Poco meno pesanti, comunque, sono stati i cali di
Biella (-0,83%) e di Asti (-0,68%). Quest'ultima ha perso 161
imprese, Biella 149 e Alessandria 372.
Ed ecco le perdite assolute di imprese
delle altre province: Vercelli 105, Cuneo 405, Torino 1.243, Genova
478, Novara 144, Savona 120, Verbania 58, Imperia 98.
L'unica provincia del Nord Ovest in
controtendenza è risultata quella di La Spezia, dove, dal primo
giorno di gennaio all'ultimo di marzo, sono state registrate 470
nuove iscrizioni camerali di imprese, a fronte di 440 cessazioni di
attività. Così, il sistema imprenditoriale spezzino è cresciuto
dello 0,14%.