Private banking, Fideuram cambia il n.1 Matteo Colafrancesco in pole per la Bim


Nuovo presidente per Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, la banca che ha sede legale a Torino e che fa capo interamente a Intesa Sanpaolo. Il Consiglio di amministrazione del colosso finanziario presieduto da Gian Maria Gros-Pietro ha nonimato al vertice della maggiore private bank in Italia, e tra le prime nell'area euro, Paolo Grandi, nato a Milano, nel 1964. Subentra al torinese Matteo Colafrancesco.
Laurea in Scienze politiche con lode alla Cattolica, corsi di specializzazione e perfezionamento a Paolo Grandi, dal 2013 è chief governance officer. Dal 1979 al 1982 ha lavorato nella direzione centrale del Credito Italiano. Nel 200 è entrato in Banca Intesa, dove ha assunto sempre maggiori responsabilità gestionali. Attualmente è anche consigliere di amministrazione di Banca Prossima, Banca Imi, Banca Cr Firenze, Abi, Ieo (Istituto europeo di oncologia), Palladio Holding, Intesa Sanpaolo Group Services e presidente della lussemburghese Intesa Sanpaolo Holding International.
Paolo Grandi eredita da Matteo Colafrancesco un gruppo con 226 filiali, quasi 3.200 dipendenti e quasi 6.000 private banker, masse amministrate pari a 214,2 miliardi al 31 dicembre 2017 (+8% rispetto a fine 2016), una raccolta netta di 12,4 miliardi (+47%) nell'esercizio, chiuso con un utile consolidato di 871 milioni, superiore dell'11% a quello precedente.
Amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, dal 2015, è Paolo Molesini, nato a Feltre nel 1957.

Matteo Colafrancesco
In merito a Matteo Colafrancesco, il giornale finanziario Mf ha pubblicato che, “secondo voci circolate nei giorni scorsi, è in pole position di Bim, dopo l'uscita dell'ad Giorgio Girelli, efficace da martedì 17”. Bim-Banca Intermobiliare, boutique di private banking con sede e quartiere generale a Torino, dove è nata, è appena stata acquisita da Trinity del gruppo inglese Attestor, che ne ha rilevato il controllo dai commissari liquitarori di Veneto Banca e che si appresta a lanciare un'Opa sul capitale ancora in circolazione (Bim è quotata in Borsa; oggi, al termine delle contrattazioni, il prezzo della sua azione è risultato di 0,55 euro, l'1,79% in meno alla precedente seduta).