Il valore di un sistema sanitario, ai
fini della salute delle persone ma anche dell'economia locale
(indubbiamente, la sanità pubblica è sempre più importante pure
per l'occupazione, la ricerca, l'innovazione tecnologica, i fornitori
esterni di beni e servizi, l'indotto, insomma per la produzione di
ricchezza) è dato in buona parte dalle persone dedite alle cure
degli individui, a partire dai medici e dai primari, responsabili di
reparti e attività.
Per questo, è giustificato e opportuno
occuparsi della salute anche dal punto di vista economico e, perciò,
evidenziarne, fra l'altro, le eccellenze scientifiche e manageriali.
Ecco, quindi, la segnalazione di Luigi Biancone, Francesco Porpiglia
e Mauro Rinaldi, eccellenze torinesi loro e le strutture che guidano.
Luigi Biancone |
Luigi Biancone, nefrologo responsabile
del Centro trapianti di rene alla Città della Salute, che, nei
giorni scorsi, è riuscito a trapiantare i reni di un donatore con
patologia congenita tanto da essere posto in dialisi anche quando era
già in coma, consentendo il miglioramento della vita di due persone.
“Speriamo che questo esperimento,
riuscito, apra la strada a un incremento del numero di trapianti,
dato che la richiesta è sempre alta” ha commentato Luigi Biancone,
accompagnato nell'intervento alle Molinette dai chirurghi vascolari
di Maurizio Merlo, gli urologi di Paolo Gontero e gli anestesisti di
Pier Paolo Donadio. Il secondo rene, rivitalizzato, è stato
trapiantato all'ospedale di Novara dall'equipe di Vincenzo
Cantaluppi.
Secondo caso. Il professor Francesco
Porpiglia, che guida l'Urologia dell'ospedale San Luigi di Orbassano,
alla fine di marzo, durante il congresso dell'Eau, la più importante
società europea di urologia, ha ricevuto il premio premio per la
migliore ricerca scientifica pubblicata nel 2017 da “European
Urology”, una delle più prestigiose pubblicazioni internazionali
del settore, che ha riconosciuto il valore di un nuovo percorso
diagnostico nei pazienti con Psa alterato e sospetto di carcinoma
prostatico, mai sottoposti a precedente biopsia.
Fra l'altro, nel corso del congresso,
Francesco Porpiglia e la sua equipe del “San Luigi” hanno
presentato una nuova tecnica chirurgica urologica.
Mauro Rinaldi |
“Correva l'anno 1967, quando il 3
dicembre accadde un evento di portata mondiale, che avrebbe cambiato
la storia della medicina: il primo trapianto di cuore”. Incomincia
così l'articolo, dedicato alla straordinaria esperienza del
cardiochirurgo sudafricano Christian Barnard, scritto dal professor
Mario Rinaldi per “Cardio Piemonte, la rivista ufficiale
dell'associazione regionale Amici del cuore, Onlus della quale è
diventato vice presidente (presidente è Sebastiano Marra) e
componente del comitato scientifico.
Considerato un “mago dei trapianti di
cuore”, Mauro Rinaldi è in forza al Dipartimento cardiovascolare e
toracico della Città della Salute e della Scienza di Torino, dove è
direttore della struttura di cardiochirugia (dal 2005) e, dall'inizio
dell'anno, anche responsabile di tutto il settore all'ospedale
Molinette. Nato a Como nel 1962, allievo di Mario Viganò a Pavia,
con il quale ha realizzato innovazioni leader in Italia e, fra
l'altro, messo a punto diversi programmi d'avanguardia anche nel
campo della chirurgia mini invasiva, Mauro Rinaldi può vantare un
curriculum ricchissimo. Fra l'altro, sta contribuendo ad arricchire
la reputazione di competenza ed efficienza della scuola torinese di
cardiochirurgia, creata, prima in Italia, dal professore Achille
Dogliotti.