Federico Delfino, presidente Fondazione De Mari |
Assorbita la mazzata Carige, Banca
della quale possiede solo più lo 0,02%, la Fondazione Agostino De
Mari di Savona ha ripreso slancio, come dimostra il suo bilancio
2017. L'avanzo netto (utile netto) dell'esercizio è stato di 3,814
milioni, a fronte dei 2,194 del 2016 e tale da consentire
l'accantonamento di 1,123 milioni ai fondi per l'attività d'istituto
(66.086 l'anno precedente) e di 190.678 alla riserva per l'integrità
del patrimonio (109.686). Così, i fondi per l'attività statutaria
sono cresciuti a 5,243 milioni (4,559); in particolare, il fondo di
stabilizzazione delle erogazioni, riserva preziosa per i tempi
difficili, è stato portato a 3,250 milioni dai 2,5 milioni di fine
2016.
La Fondazione Agostino De Mari –
presidente Federico Delfino, vice Lorenza Dellepiane e direttore il
bravo ed esperto Giulio Tarasco – ha avuto proventi per complessivi
6 milioni, circa 2 in più dell'anno prima (2,755 milioni sono stati
incassati come dividendo dalla Cassa Depositi e Prestiti, della quale
la Fondazione savonese possiede lo 0,275% del capitale).
Nell'esercizio gli oneri sono stati ridotti da 1,097 milioni a
954.032 euro, compresi quelli per gli organi statutari calati da
311.614 a 275.778 euro. Il vertice ha deliberato 138 stanziamenti,
per un totale di 2,257 milioni.
Donatella Vigna (prima a sinistra), presidente Fondazione Cr Bra |
Fondazione Cassa di Risparmio di Bra.
L'ente presieduto da Donatella Vigna (vice è Luciano Piana) e con
Luisa Asteggiano Segretario generale, nel 2017 ha deliberato 58
stanziamenti per complessivi 317.396 euro. L'avanzo di esercizio è
stato di 229.967 euro, inferiore ai 275.566 euro del 2016, nonostante
l'abbattimento degli oneri, calati da 312.55 a 228.663 euro (in
particolare la somma dei compensi e dei rimborsi spese per gli organi
statutari è scesa da 142.571 a
128.639 euro). Sull'ammontare delle entrate hanno
pesato la diminuzione degli interessi e proventi assimilati da
527.407 a 486.951 euro e la svalutazione di strumenti finanziari non
immobilizzati per 143.513 euro. Comunque, il patrimonio netto al 31
dicembre è risultato pari a 37,524 milioni, 46.000 euro in più
rispetto alla stessa data 2016. I fondi per l'attività dell'istituto
sono pari a 916.649 euro, 562.486 dei quali costituiti dal fondo di
stabilizzazione delle erogazioni.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Bra
ha il 92% dell'attivo impegnato come partecipazione della banca
conferitaria, la Cassa di Risparmio di Savigliano, della quale
possiede il 33% del capitale, mentre la quota restante è di Bper –
Banca Popolare dell'Emilia Romagna. In portafoglio ha anche lo
0,0031% della Cassa Depositi e Prestiti e lo 0,00667% della Banca
d'Italia.
Sergio Soave con Sergio Chiamparino |
Altra piemontese con la maggioranza
assoluta del capitale della banca conferitaria è la Fondazione Cassa
di Risparmio di Savigliano, la quale ha circa il 69% della Banca Crs
-Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, anch'essa partecipata dalla
Bper. La quota della sua Banca ha un valore di 28,753 milioni a
bilancio e un valore di mercato di 55,360 milioni. Nel 2017 ne ha
ricevuto un dividendo i 829.665 euro, costituenti buona parte dei
proventi complessivi, ammontati a 1,123 milioni (+159.367 euro
rispetto al 2016).
Grazie all'aumento delle entrate e alla
diminuzione degli oneri, calati da 226.671 a 196.647 euro, l'avanzo
dell'esercizio è cresciuto da 534.525 a 712.690 euro. Tale da
consentire di accantonare ai fondi per l'attività dell'istituto
551.142 euro (413.770 nel 2016), dei quali 264.356 al fondo di
stabilizzazione delle erogazioni, diventato di 926.649 euro. A
proposito di erogazioni, va rilevato che, l'anno scorso, ne sono
state deliberate per 464.427 euro e pagate per 572.690.
Il patrimonio netto è aumentato di
142.538 euro raggiungendo così i 35,631 milioni, comunque il valore
minore di tutte le fondazioni piemontesi di origine bancaria.
La Fondazione Cassa di Risparmio di
Savigliano è presieduta, dal giugno dell'anno scorso, da Sergio Soave, già sindaco
della sua città per tre mandati e, fra l'altro, parlamentare per tre
legislature. Carla Giobergia è vice presidente, Federica Somale
Segretario generale.