“La domenica del 29 settembre 2013, quando Carlo Messina ne è stato nominato consigliere delegato e direttore generale, Intesa Sanpaolo era valutata dalla Borsa 26,011 miliardi di euro. Venerdì scorso, alla fine delle contrattazioni, 52,724 miliardi. Un po' più del doppio. L'ultimo prezzo dell'azione ordinaria è stato di 3,146 (2,828 euro un anno fa) e di 3,296 euro quello dell'azione di risparmio (2,670 euro). In un anno, il valore della prima è ancora aumentato del 10,39% e del 22,62% quello della seconda”.
Carlo Messina, consigliere delegato e direttore generale Intesa Sanpaolo |
Incomincia così l'articolo pubblicato
oggi, 13 maggio, dal Corriere Torino, edizione del Corriere della
Sera, che tutte le domeniche dedica una rubrica - “Piemontesi in
quota” - a società della regione trattate in Piazza Affari.
L'articolo prosegue così: “Inoltre,
tra dieci giorni, gli azionisti di Intesa Sanpaolo si divideranno un
monte dividendo di 3,4 miliardi (0,203 euro per ogni titolo ordinario
e 0,214 per ogni titolo di risparmio), dopo avere incassato, sempre
come remunerazione del capitale investito, 3 miliardi nel 2016, 2,4
miliardi nel 2015 e 1,2 miliardi nel 2014, anno del primo bilancio
“targato” Carlo Messina (il precedente riportava una perdita
netta di 4,550 miliardi, a causa della svalutazione di avviamenti e
attivi intangibili per 5,8 miliardi)”.
A proposito ancora di dividendi, il
giornalista ha ricordato che il piano di impresa 2018-2020 contiene
l'impegno alla distribuzione di dividendi cash pari
all'85% dell'utile netto per il 2018, all'80% per il 2019, al 75% per
il 2020 e al 70% per il 2021. Una manna.
“Sia
per il rendimento delle azioni (dividend yeld)
e le performance borsistiche sia per i risultati gestionali (il
bilancio 2017 del Gruppo riporta un utile netto di 7,313 miliardi,
dopo i 3,111 miliardi del 2016, i 2,739 miliardi del 2015 e i 1,251
miliardi del 2014; in più, il patrimonio netto è salito dai 44,515
miliardi del 31 dicembre 2013 ai 56,205 miliardi della stessa data
2017)” - riporta ancora il Corriere Torino - spiegano perchè gli
azionisti di Intesa Sanpaolo siano molto soddisfatti dell'operato di
Carlo Messina, romano, classe 1962, laurea in Economia e commercio
alla Luiss, primo lavoro bancario in Bnl, dirigente di Intesa
Sanpaolo da vent'anni”.
Oltre 1.100
sportelli, 4.600 dei quali in Italia, dove è leader, 7,7 milioni di
clienti, il gruppo Intesa Sanpaolo, ha come principale azionista la
Compagnia di San Paolo, fondazione torinese di origine bancaria che
detiene il 7,538% del capitale ordinario della capogruppo e il 7,22%
del totale. Quote destinate, però, a ulteriori cali, per rispettare
il protocollo Acri-Mef.