Urbano Cairo, numero 1 di Rcs MediaGroup |
“Come sarebbe il mondo senza la
carta?”. Questo interrogativo è il tema della tavola rotonda in
programma al Salone Internazionale del Libro di Torino, giovedì 10
maggio (inizio ore 12). Iniziativa organizzata dall'Unione
Industriale di Torino e dalla Federazione Carta e Grafica, con lo
scopo di analizzare la rilevanza che la carta continua ad avere nella
nostra vita, nonostante la digitalizzazione e la crescente
dematerializzazione.
Fra l'altro, la filiera rappresentata
dalla Federazione Carta e Grafica, che associa Acimga (macchine per
la grafica e cartotecnica), Assocarta (carta e cartone), Assografici
(grafica e cartotecnica) più l'Unione Grafici di Milano e Comieco,
esprime un fatturato di 23,7 miliardi euro (nel 2016), generato da
18.600 imprese, con circa 170.000 addetti.
Nel contesto della tavola rotonda
l'Unione Industriale – come ha comunicato l'organizzazione torinese
presieduta da Dario Gallina e diretta da Giuseppe Gherzi – e la
Federazione Carta e Grafica assegneranno il Premio Carta 4.0, giunto
alla seconda edizione. “Il riconoscimento – si legge nella nota –
verrà consegnato a un editore di cui verrà svelato il nome nel
corso della stessa manifestazione”.
Inevitabile, a questo punto, la caccia
al premiato, che, secondo fonti attendibilissime, è Urbano Cairo.
Diversi soggetti hanno riferito che il destinatario del Premio Carta
4.0 di quest'anno è il numero 1 della Cairo Communication e della
sua controllata Rcs MediaGroup.
Umberto La Rocca, responsabile del Corriere Torino |
A rendere assolutamente credibile
l'indiscrezione è anche la constatazione della fiducia di Urbano
Cairo nella carta stampata, tale da portarlo a lanciare il “Corriere
Torino”, edizione locale del Corriere della Sera (Rcs MediaGroup).
Un'operazione in totale controdenza, ma che si sta rivelando un
altro successo dell'imprenditore alessandrino, fra l'altro patron del
Torino Calcio.
Il Corriere Torino, della cui redazione
è responsabile Umberto La Rocca, si è già affermato, per la sua
alta qualità, sotto la Mole, nella provincia e nel resto del
Piemonte. In meno di sei mese dal primo numero è già diventato un
punto di riferimento e di costante attenzione della classe dirigente
regionale, oltre che di tanti esponenti del sistema economico,
accademico, delle libere professioni e del variegato mondo della
cultura.