PIEMONTE PRIMO PER LE ACQUE MINERALI
Alberto Bertone patron di Acqua Sant'Anna Fonti di Vinadio |
Il Piemonte è la regione italiana con
il maggior numero di concessioni di acque minerali attive (43, pari a
circa il 15% del totale nazionale); mentre il Veneto e la Campania si
pongono al vertice per numero di concessioni termali rilasciate
(rispettivamente 146 e 135, che insieme costituiscono il 57% del
totale). Lo ha comunicato, recentemente, il ministero dell'Economia e
delle Finanze (Mef), precisando che dalle dichiarazioni pervenute dal
circa il 90% delle Amministrazioni pubbliche competenti – Regioni,
Province e Comuni – sono state censite 295 concessioni per lo
sfruttamento delle acque minerali, rilasciate a 194 concessionari, e
489 per lo sfruttamento delle acque termali, rilasciate a 418
concessionari.
BORSA AIM: IN PERDITA QUATTRO SU
CINQUE
Delle cinque società del Nord Ovest
quotate appartenenti al segmento Aim della Borsa Italiana, quello
dedicate alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita
e decise a investire sulla loro crescita, soltanto una ha iniziato il
mese di maggio con un valore di mercato superiore a quello
dell'esordio in Piazza Affari. L'eccezione è rappresentata dalla
biellese Cdr Advance Capital, la cui azione è stata prezzata 1,08 il
2 maggio, a fronte dell'euro tondo del 30 luglio 2012, quando sono
iniziate le sue contrattazioni.
Invece, il prezzo dell'azione Cover50 è
sceso dai 18,60 euro del 13 maggio 2015 a 10,40 dell'inizio di questo
mese e quello di Italia Independent (Lapo Elkann) dai 26 euro del 28
giugno 2013 ai 4,33. La Orsero di Albenga ha visto calare la sua
quotazione dai 10 euro per azione fissato il 10 novembre del 2015 a
8,63 euro. E il prezzo dell'azione Visibilia Editore, società
controllata e guidata dalla cuneese Daniela Garnero Santanchè è
precipitato dai 6,40 euro del 16 marzo 2010 agli 8 centesimi del 2
maggio.
Questi dati sono stati pubblicati dal
settimanale Milano Finanza, che ha dedicato all'Aim un ampio ed
esauriente servizio curato da Elena Dal Maso.
IN LIGURIA LA TERRA ARABILE PIU'
COSTOSA
E' della Liguria il primato nazionale
del prezzo medio della terra arabile: 108.000 euro per ettaro
seminativo, a fronte dei 40.153 euro della media italiana e dei
63.000 euro della media dell'Olanda, che ha la superficie agricola
più cara d'Europa (la media è di 12.744 euro per ettaro in Spagna,
6.060 euro in Francia e 25.732 euro in Gran Bretagna). Il costo dei
terreni è uno dei problemi dell'agricoltura italiana, che però sta
mostrando segni di ripresa, di vitalità e di interessa anche da
parte dei giovani.
Nel biennio 2016-2017 quasi 30.000
giovani hanno presentato domanda per partecipare ai Piani di sviluppo
rurale dell'Unione Europea: 1.807 domande sono targate Piemonte, 445
Liguria e 39 Valle d'Aosta. Fiducioso sul rilancio della nostra
agricolturà è Robero Moncalvo, presidente nazionale della
Coldiretti da fine 2013. Piemontese, Roberto Moncalvo, laureato in
Ingegneria dell'Autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare
dell'azienda agricola “Settimo Miglio”, che gestisce con la
sorella Daniela a Settimo Torinese.
I CAMPIONI DEI DISTRETTI SUBALPINI
I giovani Vergnani |
Tra le
84 imprese champion distrettuali
del Piemonte spiccano: Panealba (dolci di Alba e Cuneo), Ruffoni
(casalinghi di Omegna), Santero Fratelli e Cantine dei Marchesi di
Barolo (vini di Langhe, Roero e Monferrato), Lawer (maccnhine tessili
di Biella), Vitale Barberis Canonico, Successori Reda e Soft NW
(tessile di Biella), Rubinetterie Codor, Caleffi, Carlo Poletti, Fima
Carlo Frattini, Fratelli Pettinaroli (rubinetteria e valvole di
Cusio-Valsesia), Raselli Franco e Recarlo (oreficeria di Valenza).
Quanto
alle imprese giovanili in evidenza nei distretti industriali del
Piemonte, la ricerca di Intesa Sanpaolo cita: Caffè Vergnano (caffè,
confetterie e cioccolato torinese), Erreesse, Guidi e Zanellato
(rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia), Ftc (tessile di
Biella), Rolando (vini dellle Langhe, Roero e Monferrato), Costanzo e
Rizzetto, Catananti (oreficeria di Valena), Riseria di Agliano (riso
di Vercelli), Golosi di Salute (dolci di Alba e Cuneo)
SANDRO GUALA VARA “FITNESS TORINO”
“Fitness Torino” è cos' che è
stato battezzato il neonato consorzio avviato dalle 20 palestre
storiche cittadine che hanno deciso di unire le loro forze per
valorizzare la loro consolidata qualità, raggiunta con il rispetto
di una serie di requisiti, a partire dalla disponibilità di
personale che deve avere frequentato corsi specifici di formazione e
almeno 8-10 anni di eseprienza. Promotore e presidente del consorzio
è Sandro Guala, titolare della Gimnica, “storica” palestra della
Crocetta, il quartiere della Torino Bene. Di “Fitness Torino”
fanno parte anche Palestre Torino, Squash Point, Palestra Azzurra,
Bfc, Royal, Europeen, I-Fit, John Fitness, First Evolution, H360,
Olympic, FormaeBenessere, Infitness, Sport Town, Santa Monca, Stella
Polare, Ronchi Verdi e Il Mondo.
INVA SODDISFA LA VALLE D'AOSTA
Inva, società inhouse della
Regione Valle d'Aosta, che progetta e realizza sistemi informativi
per i propri azionisti (il 75% del capitale appartiene alla Regione,
il 14,21% al Comune di Aosta, il 9,91% alla Ausl e il restante 0,88 è
diviso fra 90 Comuni, Unité des Communes e altri enti pubblici
locali) ha chiuso il bilancio 2017 con un utile lordo (pre tasse) di
934.507 euro, 300.000 in più rispetto all'esercizio precedente. Inva
conta 240 dipendenti, ha come presidente Pier Carlo Rusci e come
direttore Enrico Zanella.