Banche di credito cooperativo piemontesi ecco le classifiche basate sui bilanci 2017


Soltanto per l'utile netto e per il Cet1 - l'indice di solidità – la Banca d'Alba non è la prima tra tutte le Bcc (Banca di credito cooperativie) e Casse rurali e artigiane del Piemonte e delle Valle d'Aosta, nelle classifiche redatte sulla base dei principali dati dei bilanci 2017.
Dai confronti dei consuntivi relativi all'esercizio passato, infatti, emerge che a conseguire il maggior utile netto è stata la Banca Alpi Marittime (16,1 milioni di euro contro i 10,224 milioni della Banca d'Alba) e a evidenziare il più alto Cet 1 è stata la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura (16,89% rispetto al 14,4% dell'istituto cooperativo di Alba). Più è elevato il Cet1 più la banca è solida.
La Banca d'Alba è nettamente in testa nelle graduatorie per raccolta globale (6,097 miliardi), raccolta diretta (3,841 miliardi), impieghi alla clientela (2,868 miliardi), numero di soci (54.226), patrimonio netto (331,1 milioni), dipendenti (469) e sportelli (72).
Per utile netto, la Bcc Alpi Marittime e la Banca d'Alba precedono, nell'ordine: la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura (4,483 milioni), la Banca di Caraglio (2,892 milioni), la Bcc Pianfei e Rocca de Baldi (1,531 milioni), la Cassa rurale e artigiana di Boves (1,123 milioni), Bene Banca – Credito cooperativo di Bene Vagienna (0,428 milioni), la Banca di Cherasco – Bcc Banca (0,264 milioni). Quanto alla Banca di credito cooperativo Valdostana, il bilancio 2017 riporta una perdita netta di 15,292 milioni.
Raccolta totale. In seconda posizione si trova la Banca Alpi Marittime con 2.518 miliardi e in terza la Banca di Cherasco con 1,422 miliardi. Il terzetto sul podio precede la Banca di Caraglio (1.418 miliardi), Bene Banca (1,015 miliardi), la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura (898,5 milioni), la Cassa rurale e artigiana di Boves (643,4 milioni) e la Bcc Pianfei e Rocca de Baldi (608,2 milioni). La raccolta totale della Bcc Valdostana al 31 dicembre scorso ammontava a 817 milioni.
Impieghi alla clientela. Sul secondo gradino del podio 2017 è finita la Banca Alpi Marittime, con prestiti a famiglie, imprese ed enti per 1,259 miliardi e sul terzo la Banca di Caraglio con 894 milioni. Poi vengono la Banca di Cherasco con 704 milioni, la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura con 493 milioni, Bene Banca con 460,3 milioni, la Bcc Pianfei e Rocca de Baldi con 341 milioni, la Cassa rurale e artigiana di Boves con 292,3 milioni. Gli impieghi della Bcc Valdostana sono risultati pari a 446,6 milioni.
Soci. Medaglia d'argento alla Banca Alpi marittime, che al 31 dicembre ne contava 13.262, oltre 200 in più della Banca di Cherasco, medaglia di bronzo. A fine 2017, la Banca di Caraglio ne vantava 11.031, la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura 7.600, Bene Banca 7.400, la Cassa rurale e artigiana di Boves 6.700 e la Bcc Pianfei e Rocca de Baldi 5.919. La Bcc Valdostana 10.000.
Patrimonio netto. Dopo la Banca d'Alba, ecco la graduatoria: Banca Alpi Marittime 137,3 milioni, Banca di Caraglio 103,8 milioni, Banca di Cherasco 65,6 milioni come la Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura; quindi, Bene Banca 60,4 milioni, Cassa rurale e artigiana di Boves 46,6 milioni, Bcc Pianfei e Rocca de Baldi 43,5 milioni, Bcc Valdostana 34,8 milioni.
Sportelli e dipendenti Banca di Caraglio 28 sportelli (187 dipendenti), Banca di Cherasco 25 (169), Banca Alpi Marittime 21 (190), Bcc Casalgrasso e Sant'Albano Stura 19 (110) come Bene Banca (138). Poi, Bcc Pianfei e Rocca de Baldi 13 (81), Cassa rurale e artigiana di Boves 10 (54), Bcc Valdostana 22 (120).
Cet 1. Questi i valori dopo quello record della Bcc Casalgrasso e San'Albano Stura (16,89%), 14,4% Banca d'Alba, 14,33% Cassa rurale e artigiana di Boves, 14,03% Bcc Pianfei e Rocca de Baldi, 13,39% Banca di Caraglio, 12,32% Banca Alpi Marittime, 11,81% Banca di Cherasco, 8,04% Bcc Valdostana.
Tutte insieme le banche di credito cooperativo piemontesi nel 2017 hanno conseguito un utile netto di poco più di 37 milioni. Al 31 dicembre, la loro raccolta totale ammontava a 14,620 miliardi, di cui 14,620 dovuti alla diretta; mentre gli impieghi economici sono arrivati a 7,311 miliardi. Il patrimonio netto ha sfiorato gli 854 milioni. I soci hanno superato quota 119.000. A fine anno il sistema delle bcc piemontesi disponeva di 207 sportelli (compresi quelli in Liguria) e 1.398 dipendenti.