Piemontesi al comando della riscossa
della Borsa italiana, oggi 11 giugno. Dopo l'amarezza della scorsa
settimana, la prima del governo Conte-Salvini-Di Maio, l'indice Ftse
Mib, che rappresenta le 40 principali società trattate a Piazza
Affari, è tornato sopra i 22.000 punti (per la precisione a
22.086,2), con un incremento del 3,42% rispetto a venerdì e tale da
risultare il maggiore in Europa.
E la quotata del paniere Ftse Mib che
ha fatto registrare il rialzo più alto è stata Intesa Sanpaolo, la
cui azione ordinaria è rimbalzata a 2,596, con un aumento del 6,64%,
fra l'alto il settimo più elevato dell'intero listino. Quarto
titolo Ftse Mib per rialzo è stato quello di Ubi Banca, cresciuto
del 5,4% a 3,278 euro.
Quanto a tutta la Borsa di Milano, la
chiusura di oggi ha evidenziato che ben cinque dei dieci maggiori
rialzi percentuali si devono ad altrettante azioni di quotate del
Nord Ovest. Infatti, nella graduatoria degli apprezzamenti al terzo
posto si trova la torinese Bim-Banca Intermobiliare (+8,6%), al
quarto la genovese Erg (+8,07%), al settimo appunto l'azione
ordinaria di Intesa Sanpaolo e all'ottavo quella di risparmio
(+6,45%); infine, a chiudera la top ten, la Astm-Autostrada Torino
Milano (+6,29%).
A completare la gran performance del
Nord Ovest borsistico, ecco gli exploit ancora di Diasorin e della
Ferrari. Entrambe, oggi, hanno hanno fatto segnare il loro nuovo
massimo storico. L'ultimo prezzo della Diasorin è stato di 88,95
euro (+1,19% rispetto a venerdì scorso, giorno del precedente
primato) ed è stato di 118,15 euro quello della Ferrari (+2,47%).
L'impresa di Maranello, controllata da
Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, ha migliorato il
record del 7 maggio scorso, quando aveva toccato i 118,050 euro. La
quotazione della Ferrari, guidata da Sergio Marchionne, presidente e
amministratore delegato, oltre che azionista, ha certamente
bemeficiato del trionfo di Vettel nel Gran Premio del Canada, grazie
al quale è passato in testa al mondiale di Formula 1.
Al recupero di Piazza Affari e alla
ridiscesa dello spread, comunque, hanno contribuito anche le
dichiarazioni di Giovanni Tria al Corriere della Sera. Il neo
ministro dell'Economia e delle Finanze, infatti, ha assicurato
l'ancoraggio dell'Italia nell'euro zona e l'attenzione sul debito e i
conti pubblici.