Ecco i "segreti" della Fondazione Carige

Paolo Momigliano
Altri 844.597 euro spesi per consulenti e collaboratori esterni (dopo i 787.912 euro del 2016 e 1.535.150 del 2015); oneri di gestione pari a 2,753 milioni a fronte di erogazioni deliberate nell'esercizio per poco più di un milione e liquidate per mezzo milione; patrimonio netto sceso a 55,457 milioni e la montagna dei disavanzi portati a nuovo, cresciuta ancora a 625,779 milioni.
Queste sono alcune delle notizie che si ricavano dal bilancio 2017 della Fondazione Carige, l'ente di Genova presieduto dal dicembre 2013 da Paolo Momigliano. Un bilancio dal quale emerge, fra l'altro, che la Fondazione genovese al 31 dicembre scorso è rimasta con meno di 38 milioni di azioni della Banca conferitaria, pari allo 0,069% del capitale e con valore di 315.194 euro a fine anno (l'attivo principale ora è rappresentato dalla partecipazione dello 0,43% di Cdp, del valore di 15,908 milioni). Cdp-Cassa Depositi e Prestiti ha reso un dividendo di 3,708 milioni, a fronte di 1,180 milioni delle gestioni patrimoniali.
A proposito di Banca Carige, che la Fondazione guidata da Paolo Momigliano ha svalutato dal 2013 per circa 400 milioni, nel resoconto dell'ente si legge che nel 2017 i due soggetti sono arrivati a una transazione in base alla quale il debito residuo di 60,3 milioni nei confronti della Banca è stato estinto, con un minor versamento di 17,7 milioni da parte della Fondazione, a saldo e stralcio dello scoperto di conto correnti. Questo risparmio “trova origine nel risarcimento del danno patrimoniale subito dalla Fondazione che ha originato la già citata transazione – si legge nella relazione del bilancio – danno causato dal comportamento di Banca Carige”. Sui 17,7 milioni, però, incombe il rischio di una fiscalità di 4,252 milioni.
Quanto al patto con Malacalza, nuovo azionista di riferimento di Banca Carige, della quale la Fondazione fino al 2013 possedeva il 46%, il documento della Fondazione riporta che dal 9 maggio 2018 non è più valido.
L'esercizio passato è stato chiuso dalla Fondazione con un avanzo di 469.492 euro, che però diventa un disavanzo di 1,020 milioni dopo gli accantonamenti alla riserva obbligatoria, ai fondi per l'attività istituzionale e per il volontariato e a copertura dei disavanzi pregressi. Nel 2016, la Fondazione ha perso 9,599 milioni, 4,691 milioni nel 2015, dopo le cifre molto superiori del biennio precedente: 216,759 milioni nel 2014 e 914,529 milioni nel 2013.
In merito agli oneri, scesi del 16,1% rispetto al 2015, si rileva che i compensi e i rimborsi spese degli organi statutari sono calati da 301.531 a 207.953 euro: in particole, il costo del presidente è risultato di 43.350 euro, quello dell'intero Consiglio di amministrazione di 51.883 euro e di 36.994 quello di tutto il Consiglio di indirizzo. Il Collegio sindacale è costato 52.769 euro (il presidente del Collegio ha un compenso annuale di 15.000 euro più un gettone 75 euro per presenza).
Dall'ottobre 2016, la Fondazione Carige ha un “accordo di collaborazione” con la torinese Compagnia di San Paolo. La scadenza dell'intesa è prevista con la fine dell'anno prossimo.