Matteo Melley, presidente Fondazione Carispezia |
In particolare, il patrimonio netto di
Fondazione Carispezia è calato da 194,235 a 188,888 milioni, quello
della De Mari di Savona da 112,361 a 110,532 (per la svalutazione
della partecipazione in Banca Carige) e quello della Fondazione
Carige da 55,649 a 55,457 milioni, tra i più bassi a livello
nazionale.
In compenso, il trio ligure delle
fondazioni di origine bancaria (Fob) ha aumentato l'avanzo
d'esercizio (non si può parlare di utile, perche le fob sono enti
non profit): a 5,210 milioni la Fondazione Carispezia, a 3,814
milioni la De Mari e a 469.492 euro la Fondazione Carige, la quale
aveva chiuso il 2016 con un disavanzo (perdita) di 9,599 milioni.
Quello di Carige è il primo avanzo dal
2012; però, in seguito agli accantonamenti obbligatori, l'ultima
riga del conto economico riporta un disavanzo residuo di 1,020
milioni, che va ad aggiungersi ai precedenti disavanzi portati a
nuovo, pari a 625,779 milioni.
Sono stati ancora ridotti, invece, gli
oneri di gestione. La Fondazione De Mari li ha diminuiti a 954.032
euro (1,097 milioni nel 2016), la Fondazione Carispezia a 2,143
milioni (2,231 milioni) e la Fondazione Carige a 2,753 milioni (3,280
milioni).
Complessivamente, nel 2017 le tre Fob
liguri hanno deliberato stanziamenti per una dozzina di milioni di
euro, dei quali 8,5 si devono alla Fondazione Carispezia e 2,3 alla
De Mari.