Cassa integrazione: "miracolo" in Liguria spia rossa in Piemonte, gialla ad Aosta


Giovanni Toti, governatore Regione Liguria
“Miracolo” della Liguria: nessun'altra regione d'Italia ha fatto registrare un maggiore calo percentuale di ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale sia in aprile che nei primi quattro mesi dell'anno. Il fenomeno emerge dagli ultimi consuntivi dell'Inps, secondo i quali, in Liguria sono state autorizzate 221.133 ore di “cassa” nell'aprile scorso (-69,25% rispetto alle 719.226 dello stesso mese 2017) e 1.290.765 nel primo quadrimestre (-71,41%).
In particolare, le ore di cassa integrazione straordinaria sono calate dell'83,36% in aprile (da 555.875 a 92.471) e dell'81,89% dall'inizio dell'anno alla fine del quarto mese (da 3.793.063 a 687.109). Sono diminuite anche le ore di solidarietà, a 39.943 (-42,20%) in aprile e a 218.098 (-10,67%) nel quadrimestre, come quelle della “cassa” in deroga, rispettivamente a 4.296 (-89,835) e a 21.832 (-90,80%); mentre sono aumentate le ore di cassa integrazione ordinaria, del 2,69% in aprile (da 121.108 a 124.366) e del 20,20% nel primo quadrimestre (da 484.027 a 581.824).
Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, l'Inps ha rilevato il totale di 54.817 ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale in aprile (-27,93% rispetto allo stesso mese 2017) e 216.507 nel primo quadrimestre (+31,90%). Le ore di cassa straordinaria sono risultate 2.454 nel mese (zero nell'aprile 2017) e 15.622 nel quadrimestre (zero nello stesso periodo precedente); quelle di cassa ordinaria 52.363 in aprile (-28,89%) e 200.885 nei primi quattro mesi (+24,41%). Per solidarietà sono state autorizzate 2.454 ore in aprile e 5.286 nel quadrimestre (zero negli stessi periodi 2017), mentre, in questo inizio d'anno, non sono state autorizzate ore di cassa in deroga.
Luigi Di Maio, nuovo ministro del Lavoro
Piemonte. Qui, la cassa integrazione è tornata ad aumentare, in controtendenza rispetto a buona parte del resto del Paese e, comunque, alla media italia. Le ore autorizzate per i trattamenti di integrazione salariale, infatti, in Piemonte sono ammontate a 2.409.820, l'11,92% in più rispetto all'aprile del 2017 (a livello nazionale, invece, sono calate del 15,39% a 19.436.209 e delle regioni settentrionali, oltre al Piemonte, soltanto il Trentino-Alto Adige ha fatto registrare una crescita delle ore di trattamenti di integrazione salariale).
In particolare, in Piemonte, le ore di cassa integrazione straordinaria ad aprile sono state 1.151.080, il 21,5% in più rispetto alle 947.390 del corrispondente mese dell'anno scorso; mentre sono risultate 1.258.620 le ore di cassa integrazione ordinaria (+10,51%). Invece, sono calate del 42%, da 852.898 a 494.417, le ore di Cigs per solidarietà e del 99,82%, da 66.905 a 120, quelle in deroga, previste per i lavoratori che non possono beneficiare della cassa straordinaria e ordinaria.
Il “rosso” di aprile, comunque, non ha pregiudicato la chiusura positiva del bilancio quadrimestrale del mercato del lavoro piemontese. Nei primi quattro mesi 2018, infatti, l'Inps ha censito 10.737.413 ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale in Piemonte, il 33,49% meno dei 16.143.531 dello stesso quadrimestre 2017. Una diminuzione percentualmente in linea con la media nazionale, che è stata del 34,39% (le ore sono calate da 124.723.017 a 81.827.393).
Il confronto quadrimestrale piemontese è positivo per tutte le tipologie di cassa integrazione: le ore di straordinaria sono diminuite del 46,72% (da 10.516.308 a 5.503.725) e dell'1,85% le ore dell'ordinaria, da 5.233.932 a 5.130.371. Quanto alla solidarierà, le ore di Cigs autorizzate in Piemonte, dal primo giorno di gennaio all'ultimo di aprile, sono state 2.614.836, il 62,44% meno dei 6.961.732 dello stesso periodo dell'anno scorso. Infine, i dati Inps relativi alla cassa integrazione in deroga (può durare al massimo 12 mesi): 3.317 le ore autorizzate, il 99,15% in meno.
Pochi giorni fa, l'Inps ha comunicato anche i consuntivi relativi alle domande di prestazione Naspl (disoccupazione e mobilità): in Piemonte, nel primo trimestre sono state 26.332, mentre erano ammontate a 103.560 nell'intero 2017 e a 95.819 in tutto il 2016. Nello stesso periodo, in Liguria sono state presentate 9.440 domande (50.053 in tutto il 2017 e 47.903 l'anno prima) e in Valle d'Aosta 837 (rispettivamente 6.740 e 6.377).