Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles |
Il calo, in controtendenza, da alcuni è
stato interpretato come una bocciatura del nuovo piano industriale di
Fca da parte degli investitori e da altri è stato giustificato con i
dati del mercato automobilistico italiano di maggio, non positivi per
il Gruppo guidato da Sergio Marchionne.
Ma c'è stato anche chi,
giustamente, ha rilevato che la caduta del prezzo del titolo Fca è stata
conseguente, in buona parte, alla decisione di incassare i guadagni
derivanti dai consistenti aumenti delle quotazioni.
Insomma, massicce sono state le vendite
per “prese di beneficio”. D'altra parte, ancora tre mesi fa
l'azione Fca valeva poco più di 16 euro e un anno fa addirittura
9,774 euro, proprio la metà di oggi. E in Borsa vige sempre la
regola del “vendi, guadagna e pentiti”.
Un'altra notizia da Piazza Affari,
relativa alle contrattazione di oggi: l'azione Diasorin ha fatto
registrare il suo nuovo massimo storico. L'ultimo prezzo, infatti, è
risultato di 85,50 euro, superiore del 3,51% a quello di ieri. Trenta
giorni fa, Diasorin quotava 78,70 euro. Ora la sua capitalizzazione
è vicina ai 4,8 miliardi, cifra che porta Diasorin al sesto posto
nella classifica delle società che fanno riferimento al Nord Ovest
con il maggior valore borsistico, preceduta soltanto da Cnh
Industrial, Exor, Ferrari, Fca e Intesa Sanpaolo.
Diasorin sta acquistando azioni proprie
(per 6,882 milioni di euro negli ultimi cinque giorni); attualmente
ne ha in portafoglio 935.692, pari all'1,672% del capitale. Anche
Basicnet sta facendo la stessa operazione ed è arrivata ad avere
azioni proprie in quantità pari al 10,588% del suo capitale.