Matteo Colafrancesco, consigliere delegato Bim |
In questa nuova seduta nera,
conseguente ai fatti politici italiani e alla guerra dei dazi
scatenata da Trump, si registra, però, l'eccezione Bim-Banca
Intermobiliare. L'istituto torinese di private banking, alla cui
guida è appena stato chiamato Matteo Colafrancesco, ex numero 1 di
Fideuram, ha terminato le contrattazioni a 0,466 euro. Rispetto a
venerdì scorso, il suo incremento è stato del 13,94%, il secondo
maggiore di tutta la Borsa.
La performance odierna della Bim si
deve quasi certamente alla non riuscita dell'Opa totalitaria promossa
da Trinity Invesgtments, il fondo irlandese che ha rilevato il
controllo della banca torinese dai liquidatori di Veneto Banca.
Lanciata il 28 maggio, l'Opa si è chiusa proprio venerdì con la
raccolta di sole 2.839.419 azioni, pari all'1,81% del capitale e al
6,73% dell'oggetto dell'offerta. Così, Trinity, che ambiva ad
arrivare a oltre il 90% del capitale della Bim, si ferma per ora al
70,624%, a fronte del 68,807 che già aveva.
Gli altri detentori delle azioni Bim
non hanno aderito all'Opa ritenendo troppo basso il prezzo
dell'offerta di acquisto e non hanno venduto aspettandosi un
rilancio. Considerano che la “loro” banca valga di più di quanto
l'abbia valutata Trinity. Oggi, il mercato ha attribuito alla Bim un
valore complessivo di 72,8 milioni.