Imprese rosa di under 35: Novara prima Alessandria ultima e Savona penultima

Giorgia Garola, presidente Gruppo Giovani
Confindustria Piemonte
Nel Nord Ovest è la provincia di Alessandria ad avere la quota minore di imprese che fanno capo a donne con meno di 35 anni d'età. Questa situazione emerge dall'analisi dei dati di Infocamere-Unioncamere, la cui ultima rilevazione ha attribuito alla provincia di Alessandria 876 aziende con "capitane" under 35, l'8% delle 9.966 imprese rosa attive al 31 marzo 2018. Una densità ancora inferiore a quella dell'anno scorso, quando era risultata del 9,1% (920 imprese di giovanissime sul totale delle 10.143 rosa).
La provincia di Alessandria ha così mostrato una situazione peggiore anche di quella di Savona, che ha contato 668 aziende con “capitane” under 35, il 9% delle 7.413 imprese femminili attive al 31 marzo 2018 in questa parte del Ponente ligure. Una densità invariata rispetto alla stessa data dell'anno scorso, quando, le imprese femminili erano in provincia 673 su 7.470
Nei dodici mesi è rimasta uguale anche la quota di imprese con “capitane” under 35 dell'intera Liguria: 9,5%, come al 31 marzo 2017, quando ne risultarono 3.401 contro le 3.338 di quest'anno. Allora le aziende rosa nella regione marittima erano 36.036, cioè 252 in più rispetto alla fine di marzo 2018.
Nella provincia di Genova le imprese rosa di under 35 sono scese da 1.591 (9,4% di 16.935) a 1.565 (9,2% di 17.016) in quella di Imperia da 572 (9,5% di 6.052) a 569 (9,5% di 6.021). Invece, sono aumentate nella provincia di La Spezia: il loro numero assoluto è passato da 566 a 586 e la quota da dal 10,8% di 5.259 all'11% delle 5.334 imprese femminili operative al 31 marzo 2018.
Nella graduatoria delle province del Nord Ovest per densità di imprese femminili facenti capo a under 35, La Spezia è così risultata quarta, preceduta soltanto da Novara (12,3%), Vercelli (11,9%) e Torino (11,2%).
Valentina Spirito (al centro), presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Savona
Nella provincia di Torino, però, come in tutte le altre del Piemonte, il numero delle giovani imprenditrici si è ridotto. Infatti, qui, al 31 marzo scorso, le imprese guidate da capitane under 35 sono risultate 5.454, precisamente 101 in meno rispetto alla stessa data del 2017. Il calo è dell'1,8%, ma ancora maggiore è quello medio regionale (-2,6%), perché il Piemonte, negli ultimi dodici mesi, ha perso 277 imprese di donne giovani, passate da 10.716 a 10.439 e il totale delle aziende rosa è sceso da 97.578 a 96.754.
Le giovani stanno pagando alla crisi un prezzo più alto delle altre donne al comando delle aziende piemontesi. Lo dimostra il fatto che la perdita del complesso delle imprese “rosa “, formato da capitane di tutte le età, è stata inferiore a quella delle sole under 35. Il calo è stato dello 0,4%, essendo il totale sceso da 97.159 a 96.754.
Quelle guidate dalle under 35 rappresentano il 10,8% delle imprese femminili piemontesi al 31 marzo scorso, mentre erano l'11% alla stessa data 2017. Tassi superiori alla media piemontese sono evidenziati soltanto dalle province di Vercelli (11,9%) e di Novara (12,3%), campione interregionale dell'imprenditoria femminile più giovane.
Maddalena Guidetti
Gruppo Giovani Confindustria Novara
Invece, cenerentola delle imprese “rosa” di under 35 in Piemonte e nell'intero Nord Ovest è la provincia di Alessandria, che ne conta 876, pari all'8,8%. Tra l'altro, a fine marzo 2017, la loro quota era ancora del 9,1%, corrispondente a 920 aziende. Penultima piemontese la provincia di Biella: 333 imprese femminili di under 35 (9,1%), ancora 23 in meno rispetto a dodici mesi prima, quando la loro quota era del 9,6%.
Quanto alle restanti tre province piemontesi, ecco le rispettive quote alla fine di marzo scorso: Asti 9,4% (507 su 5.386) Cuneo 10,8% (1.678 su 15.492) e Verbania 10,7% (318.su 2.966).
La retromarcia delle imprenditrici più giovani trova giustificazione non soltanto nella congiuntura non favorevole, ma anche nelle crescenti difficoltà ad avviare nuove attività (burocrazia in testa) e, fra l'altro, all'affievolimento dello spirito di iniziativa, un'epidemia locale molto dannosa. Naturalmente, il fenomeno riguarda anche la Valle d'Aosta dove la quota delle imprese femminili di capitane under 35 è calata dal 10,3% (299 su 2.909) al 10,2% (295 su 2.891).