Reputazione web dei cento top manager ecco chi è salito e chi è sceso in giugno

John Elkann con il presidente Sergio Mattarella
Sergio Marchionne è mancato il 25 luglio, lasciando tutti costernati. E' stato un grandissimo manager, è già un mito del mondo imprenditoriale. Sia per le sue qualità che per la scomparsa negli ultimi giorni del mese appena passato, non c'è da stupirsi che anche la nuova classifica nazionale di “Top Manager Reputation”, relativa proprio a luglio 2018, evidenzi ancora al primo posto il compianto Sergio Marchionne, con 81,5 di share, il valore più alto da sempre.
Rispetto al giugno, il podio di Top Manager Reputaion, osservatorio permanente sui soggetti apicali delle principali imprese attive in Italia al vertice per reputazione sul web, è rimasto invariato: al secondo posto Urbano Cairo (numero uno di Rcs MediaGroup e della Cairo Communication, oltre che patron del Torino Calcio) e Francesco Starace (Enel) al terzo.
Per quanto riguarda i big che fanno riferimento al Nord Ovest, per le loro origini o per le imprese che guidano, il primo cambiamento di posizione rispetto a giugno emerge con John Elkann, diventato quarto. Il presidente sia di Exor, holding della quale è anche amministratore delegato, sia di Fca-Fiat Chrysler Automobiles sia della Ferrari, ha guadagnato uno scalino scavalcando Claudio Descalzi (Eni); il suo share è salito a 61,9 dal precedente 58,1 mentre è calato da 62,6 a 61,9 quello dell'amministratore delegato dell'Eni.
Gian Mria Gros-Pietro, presidente ISP
Nel mese passato, un gran salto è stato fatto registrare dal torinese Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo: ha conquistato dieci posizioni, passando dalla trentanovesima alla ventinovesima (share da 45,7 a 47,6). Invece, è rimasto ottavo Carlo Messina, l'amministratore delegato del colosso bancario e finanziario, aumentando comunque di un decimo il suo share, a 55.
Ancora maggiore è stata l'avanzata del piemontese Gabriele Galateri di Genola, presidente delle Generali, salito alla posizione numero 47 (share 44,1) dalla precedente numero 58. Al contrario di Luca Cordero di Montezemolo (presidente di Ntv – Italo), calato dalla posizione numero 46 alle 58 (share 43,2). Peggio è andata al genovese, di nascita, Alessandro Profumo, diventato sessantesimo (share 42,8) mentre era quarantesimo nella classifica di giugno.
Gabriele Galateri, presidente Generali
Dieci gradini li ha persi Paolo Fiorentino, il contestato amministratore delegato di Banca Carige. Era sessantesimo, è diventato settantesimo con share 40,7. Hanno perso posizioni anche la novarese Catia Bastioli, presidente di Terna, quarantaquattresima (una posizione in meno), Luca Bettone, amministratore delegato della Erg (da 79.mo a 82.mo) e Rodolfo De Benedetti, da 81.mo a 83.mo con share 37,5. Lapo Civiletti (Ferrero) è rimasto settantunesimo.
La graduatoria Top Manager Reputation comprende le prime cento figure apicali delle imprese attive in Italia e viene redatta distinguendo la reputazione, istantanea e storica, derivante dall'immagine percepita, dalla presenza digitale e, fra l'altro, 'impatto reputazionale dalla semplice notorietà.