In Piemonte l'evasione fiscale al 14,4% media più alta del Nord Ovest e Nord Est

Aldo Reschigna, assessore alle Finaze
Regione Piemonte
Meno evasore della media nazionale, ma più delle medie del Nord Ovest e del Nord Est. Il Piemonte, secondo la Cgia di Mestre, attenta associazione degli artigiani e delle piccole imprese locali, nel 2016 (ultimo anno con dati censiti ufficiali) ha avuto un tasso di evasione del 14,4%, a fronte del 16% dell'intera Italia, il 13,8% dell'insieme delle regioni del Nord Est e il 13,3% di quelle del Nord Ovest.
Il valore delle imposte evase a livello regionale è stato calcolato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre applicando al valore aggiunto sommerso di ogni regione un coefficiente determinato dal rapporto tra il gettito fiscale e il valore aggiunto desumibile dai conti nazionali, al netto dell'economia non osservata, costituita dalle sottodichiarazioni, dal lavoro nero e dalle attività illegali (circa 210 miliardi, nel 2016).
Tassi d'evasione inferiori a quello del Piemonte sono stati attribuiti all'Emilia-Romagna (14,1%), al Veneto (13,8%), al Friuli-Venezia Giulia (13,3%), al Trentino (13,3%), alla Lombardia (12,5%) e all'Alto Adige (12%). Al contrario, le regioni con l'evasione più alta sono risultate la Calabria (24,2%), la Campania (23,2%) e la Sicilia (22,2%).
In termini assoluti, comunque, è stata la Lombardia, naturalmente, a evidenziare il maggior valore di imposte evase: 19,331 miliardi di euro nel 2016, seguita da Lazio (12,246) e Campania (10,064).
In Piemonte le imposte evase in quell'anno sono state stimate in 7,869 miliardi, cifra inferiore anche a quelle di Veneto (9,096), Emilia-Romagna (9,092), Sicilia (8,098) e Toscana (8,056).
Per quanto riguarda tutta l'Italia, l'evasione 2016 è stata stimata in 113,302 miliardi, corrispondenti al 16%. “Ciò vuol dire – è stato sottolineato dalla Cgia di Mestre – che per ogni cento euro di gettito incassati dal fisco, 16 euro sono rimasti, illegalmente, nelle tasche degli evasori”.