Daniele Ferrero, presidente e amministratore delegato Venchi |
First&Food,
una vera miniera di notizie sulle eccellenze agroalimentari italiane
e di rilevanti informazioni sul rapporto cibo-salute, aggiunge che
l’espansione della Venchi in Asia dovrebbe avvenire anche e
soprattutto attraverso l’apertura di negozi monomarca a controllo
diretto, come quelli che già esistono in Italia, dove sono una
cinquantina, con un’altra cinquantina di store sparsi nel resto del
mondo, in capitali internazionali come New York, Singapore, Pechino,
Londra e Hong Kong.
“Venchi
cresce a doppia cifra da ormai 20 anni e il
piano investimenti prevede il raddoppio dei negozi in cinque anni,
con un focus particolare appunto per la regione asiatica, in
particolare in Giappone e Cina” sottolinea Firts&Food.
La
Cina, infatti, si conferma un mercato prioritario per l’export made
in Italy. Nel 2017, le esportazioni del nostro Paese in Cina hanno
raggiunto il valore di 13,5 miliardi di euro, facendo segnare un
incremento del 22% rispetto all’anno precedente. E proprio il
settore alimentare ha registrato una delle performance migliori, con
una crescita del 17,2% rispetto al 2016, sfiorando i 407 milioni di
euro.
Non
solo: le vendite made in Italy verso il Paese del Dragone sono
previste ulteriormente in crescita anche nel triennio 2019-2021
(+8,8% in media l’anno). Le
prospettive sono ancor più rosee per gli alimentari, essendo attteso
un
incremento medio annuo del 9,1% nello stesso arco temporale.
Lo
sforzo della Venchi è sostenuto in buona parte anche da Unicredit e
Sace Simest,
il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp
(Cassa depositi e previsti, partecipata anache da un serie di
fondazioni di origine bancaria, a partire dalle principali quali le
piemontesi Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Fondazione Crc di
Cuneo).
In
particolare, Simest ha aderito all’aumento di capitale –
direttamente e attraverso il Fondo di Venture Capital gestito per
conto del Mise (ministero dello Sviluppo economico) – investendo,
complessivamente, quattro milioni di euro e assumendo una
partecipazione pari al 44,4 per cento nell’azienda; mentre Sace ha
garantito un finanziamento da 4,5 milioni di euro, collegato
all’aumento di capitale, erogato da Unicredit a Venchi.
“In
questa operazione Unicredit e Sace Simest hanno messo la loro
professionalità, la loro esperienza e il loro commitment a supporto
delle nostre esigenze – ha dichiarato Daniele
Ferrero, presidente e amministratore delegato di Venchi, il quale ha
aggiunto che “È
fondamentale, per aziende dinamiche come la nostra, avvalersi del
Sistema Paese e della collaborazione di partner finanziari che,
attraverso le loro soluzioni e il loro orientamento al risultato,
riescono a fornire alle imprese il giusto supporto per crescere e
continuare a investire nel mondo”