Nicoletta Romanoff, testimonial Damiani |
L'offerta riguarda il 16,741% delle azioni Damiani, cioè tutte quelle in circolazione, dato che il 58,83% è posseduto dalla Leading Jewels, il 17,7% da chi agisce in concerto con l'offerente e il 6,73% è nel portafoglio della stessa Damiani (azioni proprie).
L'offerta
riconosce un corrispettivo di 0,855 euro per azione, con un premio
del 5,04% sul prezzo di chiusura di ieri. L'esborso massimo
complessivo sarà di 11,8 milioni, cui Leading Jewels, intende far
fronte ricorrendo solo a mezzi propri. Oggi, l'ultimo prezzo
dell'azione è stato di 0,86 euro.
Leading
Jewels ha precisato che “L'obiettivo dell'offerta è acquisire
l'intero capitale sociale della Damiani e, in ogni caso, conseguire
la sua revoca dalla quotazione sul Mta delle azioni ordinarie
dell'emittente”. Inoltrem “si propone di assicurare la stabilità
dell'assetto azionario e la continuità manageriale necessarie per
poter cogliere eventuali future opportunità di sviluppo e crescita
in Italia e all'estero, nonché un indirizzo strategico volto alla
valorizzazione del business nel medio-lungo periodo”.
“A
tal fine – si legge ancora nel comunicato – l'offerente potrebbe
valutare in futuro l'opportunità di realizzare operazioni
sttraordinarie quali, in via meramente esemplificativa, acquisizioni,
cessioni, fusioni, scissioni, riguardanti l'emittente, ovverotaluni
suoi cespiti o rami d'azienda e/o aumenti di capitale, la
cuiesecuziuone potrebbe avere effetti diluitivi in capo agli
azionisti dell'emittente”.
Proprio
una settimana fa, la Damiani ha presentato la relazione relativa al
primo semestre dell'esercizio 2018-2019, quindi al 30 settembre
scorso: il totale dei ricavi del gruppo sono ammontati 67 milioni
(-4,3% rispetto allo stesso periodo precedente), la perdita netta è
stata di 5,9 milioni, un milione in più e l'indebitamento netto è
risultato di 59,4 milioni.
La
Damiani, che dal 2016 controlla la Venini, vanta marchi quali
Salvini, Bliss, Calderoni e Rocca 1794 (orologi di alta gamma). Al 30
settembre 2018, gestisce 65 punti di vendita diretti nel mondo, di
cui 51 monomarca Damiani, localizzati nelle vie del lusso delle
principali città e nei più esclusivi luxury department stores.
Fondata
nel 1924 a Valenza, polo italiano del gioiello e dell'oro, la Damiani
è valutata dalla Borsa circa 70 milioni (capitalizzazione). Guida
Grassi Damiani è presidente e amministratore delegato, carica
quest'ultima che condivide con il fratello Giorgio, che è anche vice
presidente, come la sorella Silvia, responsabile della comunicazione.
Nel
mese scorso, Guido Grassi Damiani ha consegnato a Sergio Mattarella,
presidente della Repubblica, i 39 esemplari del “Tricolore”
prodotto dalla partecipata Venini, che saranno utilizzati come regali
istituzionali e ripropongono un modello storico, nato negli anni 70,
che simboleggia l'eccellenza della tradizione vetraria artigianale
italiana.
In
novembre, inoltre, Borsa Italiana ha nuovamente incluso Damiani nella
lista Italian Brands dedicata ai titoli quotati del settore Lifestyle
con più alta brand awareness. In giugno, invece, la vice
presidente Silvia Damiani è stata insignita dell'onorificenza del
Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia, attribuita agli italiani
che si sono distinti nel promuovere e sviluppare le relazioni con
altri Paesi, sia in campo economico che culturale.
Numerose
le bellezze testimonial della Damiani, fra le quali Sharon Stone,
Isabella Rossellini, Gwineth Paltrow e, ultimamente, Nicoletta
Romanoff.