Juve di nuovo prima in Borsa (+4,59%) per le voci sull'arrivo di Aaron Ramsey


Andrea Agnelli, presidente Juventus
Di nuovo una quotata piemontese al primo posto per il maggior rialzo in Borsa. Ieri era toccato alla Fidia di Morfino, vincitrice assoluta con l'incremento del 25,82% rispetto alla seduta precedente; oggi, 10 gennaio, alla Juventus. La società bianconera presieduta da Andrea Agnelli ha visto la sua azione chiudere la giornata di contrattazioni a 1,276 euro per azione, il 4,59% in più. Nessun'altra società appartenente al listino Ftse Mib ha fatto registrare un aumento più elevato.
In seguito al nuovo rialzo, il terzo della settimana, il valore borsistico della Juventus è risalito a 1,286 miliardi di euro, 195 milioni in più rispetto all'ultima quotazione del 2018. La sua performance semestrale, in Piazza Affari, è risultata del 50,29%. Conseguente prima a Cristiano Ronaldo, poi ai successi sui campi di calcio e a livello d'immagine, ora nuovamente per le voci sulla campagna acquisti e, in particolare, sull'ipotesi dell'arrivo di Aaron Ramsey, centrocampista dell'Arsenal e della nazionale gallese.
Un rialzo ancora maggiore di quello della società capitanata da Andrea Agnelli, l'ha fatto segnare, oggi, quella presieduta da suo cugino, Lapo Elkann. Infatti, l'ultimo prezzo dell'azione Italia Independent è stato di 2,34 euro, superiore del 6,85% a quello di ieri, che già aveva fatto registrare un incremento del 3,79%, a sua volta successivo agli aumenti vicini al 2% nei due giorni precedenti.
Le altre piemontesi che hanno chiuso la seduta odierna con rialzi superiori al 2% sono Pininfarina (+2,61%) e Guala Closures (+2,05%). Mentre con aumenti più alti dello 0,63% dell'indice Ftse Mib sono stati ottenuti da Cdr Advance Capital (+1,89%), Diasorin (+1,61%), Italgas (+1,60%), Exor (+1,48%), Fidia (+1,41%), Centrale del Latte d'Italia (+1,09%), Cofide (+0,95%), Autogrill (+0,80%), Fca (+0,78%), Intesa Sanpaolo (+0,72%).
Invece, con ribassi hanno chiuso Basicnet (-0,11%), Buzzi Unicem (-0,52%), Damiani (-0,23%), Iren (-0,56%), Ki group (-2,33%), M&C (-2,58%), Prima Industrie (-1,67%), Sias (-0,80%) e Tinexta (-1,69%).