I rettori Guido Saracco e Gianmaria Ajani |
Sull’esempio
della costituzione del “Competence
Center” piemontese,
che vede già avviata un’intensa e fattiva collaborazione,i
due atenei lavoreranno insieme, in
modo ancora più sinergico, con il sistema produttivo, “per
massimizzare l’impatto sociale della propria azione e accrescere e
potenziare le attività di servizio allo sviluppo sostenibile del
territorio.”
I
due rettori hanno commentato che “nell’attuale
quadro,caratterizzato da una crisi
economica non
ancora superata e da dinamiche sociali particolarmente complesse,
diventa compito fondamentale delle due istituzioni universitarie
torinesi offrire il proprio contributo concreto allo sviluppo
socio-economico e culturale e potenziare il proprio ruolo
propulsivo per sviluppo sostenibile del
territorio e del Paese”.
L'economia circolare del sistema universitario torinese |
“A partire da un processo che parte dalla formazione e dalla ricerca interdisciplinare e arriva allo sviluppo di beni e servizi, Unito e Polito – hanno comunicato - identificano quale modello di riferimento condiviso per l’attuazione degli obiettivi comuni, l’individuazione congiunta delle competenze necessarie e della governance per le iniziative di prossima attuazione, proponendosi come polo integrato di riferimento per ciò che riguarda la diffusione di competenze in settori tecnologici e industriali, in ambito manifatturiero e sociale, propri del territorio piemontese”.
Insieme,
i due atenei torinesi contano oltre 110.000 iscritti e oltre 5.000
dipendenti; inoltre hanno un bilancio che, complessivamente, sfiora
il miliardo di euro.
"Con
questa iniziativa – ha detto Gianmaria Ajani - cessa il derby, che
in realtà non c'è mai stato, fra i due atenei". A sua volta,
Guido Saracco ha aggiunto: "La fortuna di Torino è avere due
università complementari in tutto. Questa alleanza potrà attrarre
sempre più imprese e i nostri studenti restando qui potranno
rilanciare il territorio".