Luigi Icardi, assessore alla Sanità Regione Piemonte |
“Avevamo
detto che, per rispetto, lo avremmo aperto in silenzio – ha
aggiunto Cirio - Mai avremmo pensato di doverlo fare con urgenza per
una situazione come quella attuale. Ma oggi più che mai poter
contare
su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima
generazione come questa sarà una risorsa vitale per tutto il
Piemonte”.
“E’
una soluzione alla quale lavoro dall’inizio della crisi,
sollecitando la disponibilità di tutti a collaborare - ha
puntualizzato l’assessore Icardi
-
Si sono accelerati al massimo i tempi con la ditta appaltatrice e gli
organismi collaudatori per mettere l’ospedale nelle condizioni
di aprire
come Covid Hospital di riferimento del Piemonte.
Abbiamo centinaia di posti a disposizione per trattamenti di terapia
sub-intensiva e, possibilmente, intensiva. Sarà
un ospedale in più,
in quanto gli altri sul territorio continueranno a funzionare
regolarmente. Abbiamo disposto di affidare a un commissario ad acta
di lungo corso e comprovata esperienza, come Giovanni Monchiero,
affiancato per la parte sanitaria da Paolo Tofanini, il coordinamento
dell’operazione, che contiamo di chiudere nel giro di pochissimi
giorni, con l’accoglienza dei primi pazienti”.