A giorni apre il nuovo ospedale di Verduno centro di riferimento piemontese Covid-19

Luigi Icardi, assessore alla Sanità
Regione Piemonte
Il nuovo ospedale di Verduno, tra Alba e Bra, verrà aperto nel giro di pochi giorni, per diventare il centro di riferimento di tutto il Piemonte per l’emergenza coronavirus. A darne l’annuncio il presidente della Regione, Alberto Cirio: “L’apertura era in programma a fine maggio; ma ora è una necessità improrogabile, Da settimane l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi lavora affinché l’ospedale possa aprire immediatamente. Questa struttura è stata attesa per 20 anni ed è stata realizzata grazie alla grande generosità degli imprenditori e dei cittadini di Langhe e Roero che, attraverso la Fondazione nata appositamente, hanno investito di tasca propria milioni di euro e lavoro perché potesse essere finalmente completata”.
Avevamo detto che, per rispetto, lo avremmo aperto in silenzio – ha aggiunto Cirio - Mai avremmo pensato di doverlo fare con urgenza per una situazione come quella attuale. Ma oggi più che mai poter contare su una struttura sanitaria completamente nuova e di ultima generazione come questa sarà una risorsa vitale per tutto il Piemonte”.
E’ una soluzione alla quale lavoro dall’inizio della crisi, sollecitando la disponibilità di tutti a collaborare - ha puntualizzato l’assessore Icardi - Si sono accelerati al massimo i tempi con la ditta appaltatrice e gli organismi collaudatori per mettere l’ospedale nelle condizioni di aprire come Covid Hospital di riferimento del Piemonte. Abbiamo centinaia di posti a disposizione per trattamenti di terapia sub-intensiva e, possibilmente, intensiva. Sarà un ospedale in più, in quanto gli altri sul territorio continueranno a funzionare regolarmente. Abbiamo disposto di affidare a un commissario ad acta di lungo corso e comprovata esperienza, come Giovanni Monchiero, affiancato per la parte sanitaria da Paolo Tofanini, il coordinamento dell’operazione, che contiamo di chiudere nel giro di pochissimi giorni, con l’accoglienza dei primi pazienti”.