Claudio Musiari, ad Banca Sella |
L’esercizio
2019 si è chiuso con un utile netto di 35,4 milioni, in crescita del
39,5% rispetto ai 25,4 milioni dell’anno precedente. Banca Sella (amministratore delegato è Claudio Musiari), inoltre, ha confermato la sua solida posizione patrimoniale, con un
Cet1 al 14,81%.
La raccolta
globale al valore di mercato è cresciuta del 9,2%, attestandosi a
27,9 miliardi. Gli impieghi sono cresciuti del 5%, ammontando a 7,4
miliardi. I ricavi netti da servizi sono aumentati del 6,7% e il
margine d’interesse è rimasto stabile, portando il margine di
intermediazione complessivo a 366,6 milioni, in crescita del 3,9%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le rettifiche di
valore nette sono rimaste stabili a 32,3 milioni e il rapporto su
base annua tra le rettifiche e il totale degli impieghi al netto dei
Pct è sceso allo 0,44%.
Il tasso di
copertura sui crediti deteriorati si è attestato al 48,8% mentre
quello sulle sole sofferenze è del 57,7%. L’npl ratio netto è
ulteriormente migliorato, scendendo al 3,5%, mentre il rapporto tra
crediti deteriorati lordi e totale degli impieghi lordi si è ridotto
al 6,6%.
E' stato
approvato anche il progetto di bilancio del gruppo Sella, che fa capo
a Banca Sella Holding. L’utile netto consolidato del gruppo è
stato di 34 milioni, in crescita del 38,7% rispetto ai 24,5 milioni
del 2018, sui quali aveva inciso positivamente la componente
straordinaria della cessione della partecipazione in Banque Martin
Maurel Sella. Senza considerare le componenti non ricorrenti, a
perimetro confrontabile, l’utile netto del 2019 sarebbe stato di
37,8 milioni, in crescita del 60% rispetto ai 23,6 milioni
precedenti. Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il Cet1
del gruppo Sella si è attestato all’11,42%.